Morte al rally: due giorni per riportare Barbara Incerti a casa, preghiere per lei

Ci vorranno 48 ore per l’ok ai funerali di 'Babi', morta sabato mentre correva il Rally del Veneto. Un minuto di raccoglimento alla festa della croce rossa per la 53enne storica fornaia di Marola e Casina

Reggio Emilia, 12 dicembre 2022 - Ci vorranno due giorni prima che la salma di Barbara Incerti possa tornare a casa. Il corpo della 53enne morta sabato mattina a Badia Calavena, nel veronese, in un tragico incidente durante il Rally del Veneto al quale partecipava come navigatore, è ancora a disposizione del magistrato.

Barbara Incerti
Barbara Incerti

La Procura infatti sta attendendo il completamento dell’informativa con tutti i rilievi del caso, tra ricostruzione della dinamica ed eventuali responsabilità da accertare. Barbara, fornaia conosciutissima tra Marola di Carpineti e Casina, correva da cinque anni assieme al pilota e suo compagno nella vita, Nicola Cassinadri, anch’egli nella maledetta Peugeot 205 gialla uscita fuori strada e che ha trovato sul proprio destino una scarpata di dieci metri. Per lei non c’è stato nulla da fare; lui, 50enne di Felina di Castelnovo ne’ Monti, titolare di un’azienda di distribuzione bevande, è rimasto ferito.

Ora è ricoverato all’ospedale di Borgo Trento a Verona, ma non è in pericolo di vita. Sotto choc per la grave perdita. Il nullaosta per i funerali di Barbara è atteso tra oggi e domani. A seguire l’iter per la famiglia, distrutta dal dolore, è il figlio 32enne Matteo Giovani che è andato a Verona. E proprio a lui va un pensiero del sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi: "Matteo nella consigliatura 2014-2019 è stato il più giovane capogruppo di maggioranza di tutta la regione, una persona preparata, intraprendente e attenta. Siamo attoniti, è davvero un brutto colpo. Ci stringiamo attorno a lui e tutta la famiglia Incerti-Giovani".

Barbara apparteneva alla famiglia che – grazie al padre Settimo e alla moglie Gabriella – ha fondato lo storico forno Incerti che produce ancora il famoso pane di Marola, portato avanti con bravura e dedizione dalle seconde generazioni, dai fratelli di Barbara, Davide e Fabrizio. Barbara gestiva il negozio nel centro di Casina, paese nel quale era attiva anche come volontaria della croce rossa. Ieri è stata una giornata triste per tutta la comunità.

A Carpineti ieri mattina è stato dedicato a Barbara un momento di preghiera a Messa e poi, prima di pranzo, è stata osservato un minuto di silenzio al Parco Matilde durante la festa della sezione della croce rossa locale.

Tanti i ricordi di chi la conosceva. Tra cui quello sentito dal noto avvocato Giuseppe Pagliani che da giovane frequentava Marola. "Ancora non ci credo... Eri energia allo stato puro, instancabile, disponibile, gentile e solidale con tutti. L’unico pensiero che mi solleva dalla tristezza è il ricorod delle serate estive al mitico bar di Marola dove arrivavi per ultima, scortata da Marco, tuo fidanzato storico e poi marito, perché avevi finito di lavorare tardi, ma con energie residue per serate bellissime. Ciao ‘Babi’, buon viaggio".

red. cro.