"E ora dovrà rispondere alle nostre domande"

Il neo comandante dei carabinieri reggiani, Andrea Milani: "Non ci risulta che abbia opposto resistenza"

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di Daniele Petrone

"È fondamentale aver arrestato Danish Hasnain. Per gli accertamenti che abbiamo acquisito pensiamo che lui sia sicuramente la mente di questo progetto criminoso pazzesco". La procuratrice capo reggente Isabella Chiesi esprime tutta la sua soddisfazione ("l’unico motivo – dice – per cui ho indetto una conferenza stampa che è la prima della mia carriera da magistrato") la cattura dello zio di Saman. Una svolta che "ci consentirà – continua – di poter avere una versione dei fatti, sempre che la voglia rendere, da parte sua e indicazioni in merito a dove si trova il corpo di Saman". Poi lancia la sfida con una certa sicurezza: "Si avvarrà della facoltà di non rispondere? Non potrà farlo a lungo...". E ancora: "Avendo già un altro degli indagati in carcere (ossìa il cugino di Saman, Ikram Ijaz, ndr) sarà importante poter confrontare le versioni dei fatti. Poi se riuscissimo ad arrestare tutti, sarebbe ancora meglio".

Un’operazione brillante quella della magistratura e dei carabinieri reggiani unitamente ai servizi di cooperazione internazionale e alla polizia francese. Ad aggiungere altri dettagli è il colonnello Andrea Milani, fresco nuovo comandante provinciale dell’Arma: "A quanto pare non era solo all’interno dell’abitazione in cui è stato intercettato, ma sembrerebbe non fossero persone riconducibili alle attività del nostro nucleo investigativo anche se attendiamo tutti gli accertamenti e le formalizzazioni dalla Francia per saperne di più. Come ha reagito Hasnain al momento dell’arresto? Non ci risulta che abbia opposto particolare resistenza. Ma si è trattato di un arresto difficile perché siamo di fronte a un criminale capace di sapersi mimetizzare e fuggire".