Elezioni 2024 a tinte rosa Pd verso le primarie a tre Nozze M5s-Coalizione Civica

I dem aprirebbero la sfida tra Curioni, Rabitti e Incerti. Bondavalli l’outsider. Alleanza tra grillini, De Lucia-Aguzzoli e sinistra radicale con Pignedoli candidata. . .

Elezioni 2024 a tinte rosa  Pd verso le primarie a tre  Nozze M5s-Coalizione Civica

Elezioni 2024 a tinte rosa Pd verso le primarie a tre Nozze M5s-Coalizione Civica

di Daniele Petrone

Una fascia tricolore sul tailleur. La prossima poltrona da sindaco a Reggio potrebbe essere a tinte rosa col Pd che – sulla scia dell’effetto Elly Schlein – potrebbe aprire le primarie con un trio donna a sfidarsi per la candidatura alle elezioni comunali del 2024: Annalisa Rabitti, Raffaella Curioni e Antonella Incerti. Tra i Dem non c’è accordo al momento su un candidato unitario che possa mettere d’accordo tutte le anime (i vincitori schleiniani vogliono un loro nome, mentre cattolici e bonacciniani rivendicano peso storico e risultati nei circoli reggiani a favore del governatore regionale). Entro l’estate il Pd deve prendere una decisione per non farsi trovare impreparato. Ogni area dunque avanza la sua scelta; detto di Francesco Notari – che era il designato blindato se Bonaccini fosse diventato leader del partito – il quale si candiderebbe solo senza passar dalle primarie (nell’investitura ci spera ancora anche l’assessore al welfare Daniele Marchi), i ‘catto’ giocano la carta dell’assessora alla cultura Annalisa Rabitti (tra le più votate nel 2019). Il primo cittadino uscente Luca Vecchi (che regge la corrente bonacciniana) – che vuole far pesare la leadership dei due mandati – continua invece a spingere per l’assessora alla scuola, Raffaella Curioni. Ma attenzione però all’outsider Stefania Bondavalli, consigliera regionale vicina al presidente della Regione. Mentre se la Schlein non dovesse optare per l’uomo di fiducia Lanfranco de Franco, schiererebbe l’ex deputata Antonella Incerti nella lotta a tre, vantando dalla sua l’esperienza amministrativa ad Albinea e in Parlamento; in terza battuta scalpita anche la consigliera regionale Roberta Mori.

E se mentre a destra parrebbero non seguire invece il filone femminile della Meloni scegliendo un uomo (Alessandro Aragona per ora in pole, ma Fratelli d’Italia sta sondando il terreno tra i big dell’imprenditoria reggiana), le altre opposizioni si stanno preparando a rispondere con la stessa carta del gentil sesso. Il terzo polo ancora non si è definito (a livello nazionale i leader Matteo Renzi di Italia Viva e Carlo Calenda cercano di allargare corteggiando +Europa, ma i radicali ora con Federico Pizzarotti presidente di assemblea e il segretario Riccardo Magi ammiccano anche a sinistra) anche se a livello locale, potrebbe presentarsi un’altra donna, ossìa Maura Manghi (in quota renziana).

La grande novità sta però a sinistra. Coalizione Civica (i consiglieri Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli) da tempo lavorano al progettone di un’alleanza allargata coi loro mondi afferenti e di ex provenienza: da una parte la costellazione di sinistra che non tornerà nel Pd (da Sinistra Italiana a Rec, fino a Potere al Popolo e Possibile) e dall’altra il MoVimento 5Stelle. Perciò replicare l’esperimento messo in atto nelle imminenti elezioni a Correggio dove sono in corsa assieme. Chi candiderebbero a Reggio? Il sondaggio di qualche giorno fa stilato da Bidimedia (vicino al mondo della sinistra) non è casuale. In auge ci sarebbe la ‘paladina dell’antimafia’ Sabrina Pignedoli (indicata nel sondaggio tra le ‘gradite’), in scadenza di mandato in Europarlamento col M5s proprio in coincidenza della fine legislatura comunale. La Pignedoli ha firmato due giorni fa insieme ai colleghi pentastellati, con De Lucia (un altro che secondo lo stesso sondaggio Bidimedia è in ascesa) e Aguzzoli, un esposto contro il Comune. Il progetto ’rosso-giallo’ sarebbe quello di rosicchiare voti (parecchi e decisivi) che manderebbero così il Pd al ballottaggio col centrodestra. E i Dem per vincere al secondo turno avrebbero bisogno del loro appoggio. Qui scatterebbe le trattativa con la richiesta sul piatto di posti prestigiosi tra giunta e società partecipate. Scacco matto...?