Elio a FestivaLOVE 2022 con dedica a Jannacci

Lo show, a ingresso gratuito, è in programma venerdì 17 giugno alle 21,30 nel Parco della Resistenza di Scandiano

Migration

Sarà Elio con un nuovo spettacolo dedicato a Jannacci a inaugurare le esibizioni live di FestivaLOVE 2022, a Scandiano dal 17 al 19 giugno. Lo show, a ingresso gratuito, è in programma appunto venerdì 17 giugno, alle 21,30 nel Parco della Resistenza di Scandiano. È dunque Elio il primo ospite del palinsesto musicale di festivaLOVE2022- Innamorati a Scandiano. La kermesse che vede musicisti, artisti, scrittori, autori confrontarsi col tema dell’amore, filo conduttore di una tre giorni che ritorna - dopo due anni di assenza causa pandemia - come appuntamento identitario e caratterizzante di Scandiano, nel segno di Boiardo e de "L’Orlando Innamorato".

Elio si esibirà in uno spettacolo, cantato e recitato, che celebra Enzo Jannacci.

Il venerdì da sempre, nella tradizione di festivaLOVE è la serata dedicata alla musica d’autore, alla musica jazz. Elio andrà in scena con "Ci vuole orecchio", per interpretare l’universo del ‘poetastro’, come amava definirsi lo stesso Jannacci, cantautore milanese scomparso nel 2013 dopo 28 album e una quantità innumerevole di perle consegnate alla tradizione musicale italiana.

Sul palco del Parco della Resistenza quindi, nella prima serata di festivaLOVE, spazio al tributo a uno dei cantautori più eccentrici e irriverenti del panorama nazionale, reinterpretato grazie alla regia e alla drammaturgia di Giorgio Gallone e agli arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri. Insieme a Elio saliranno sul palcoscenico anche Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. Il light designer dello show è Aldo Mantovani, le scenografie sono di Lorenza Gioberti, i costumi di Elisabetta Menziani.

Uno spettacolo che Elio sta portando in giro da alcuni mesi con l’obiettivo di raccontare l’amato Enzo e il suo sguardo, poetico e bizzarro, che negli anni e` riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente. Jannacci e` anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. Uno spettacolo giocoso e profondo perche´, come diceva Jannacci, "chi non ride non e` una persona seria".

Info: www.festivalove.it

Stella Bonfrisco