
"Aveva ottanta anni il Cedro tagliato i giorni scorsi in Piazza martiri 7 luglio in prossimità dei Musei Civici. Lo...
Aveva ottanta anni il Cedro tagliato i giorni scorsi in Piazza martiri 7 luglio in prossimità dei Musei Civici. Lo si deduce contando gli anelli di accrescimento della ceppaia rimasta (foto), dove si nota anche una ’macchia’ in corrispondenza dei rami completamente privi di aghi, testimone della sua malattia. Avevamo segnalato proprio sul Carlino Reggio nel luglio 2024 il suo cattivo stato di salute. Era stato messo a dimora nei primi anni del dopoguerra; in un documento del settembre 1946, che ho trovato all’Archivio Comunale di Reggio, si legge di un “preventivo di spesa per l’acquisto e la posa in opera delle piante ornamentali occorrenti per riordinare i viali pubblici e i giardini della città”, a firma dell’allora sindaco Cesare Campioli. “Per questa opera che è di ordine e decoro per la città - scriveva Campioli - le spese di impianto e di concimazione ammontano a 1.050.00 lire“. La messa a dimora, anche del nostro Cedro, era stata curata da Giovanni Martinelli, dal 1920 al 1956 Vigile Capo Giardiniere Comunale. Credo sia ora corretto mettere in questa area un altro Cedro, dopo chiaramente un’operazione di risanamento del terreno. Questa specie infatti è storicamente l’emblema dei nostri Giardini pubblici, realizzati nel 1876. Sarebbe significativo piantare il nuovo Cedro, coinvolgendo gli alunni di alcune classi della città, il 21 di novembre, la data della ormai scomparsa Festa degli Alberi, quando si piantava un albero nel cortile di ogni scuola d’Italia". Ugo Pellini Esperto botanico