Emilia Antifascista pubblica l’elenco dei ‘nemici’

Su Facebook l’ampio dossier con la ‘black list’ dei reggiani e dei luoghi in cui fanno attività politica

Fumogeni a una manifestazione di antagonisti  (foto d’archivio)

Fumogeni a una manifestazione di antagonisti (foto d’archivio)

Reggio Emilia, 16 marzo 2018 - UNA vera e propria ‘black list’. Gruppi, movimenti, nomi e cognomi. Tutti sotto un’unica etichetta, quella del fascismo. E con un caldo invito: «Combatterlo e distruggerlo». È il contenuto del dossier di 44 pagine redatto da Emilia Antifascista pubblicato su Facebook dal movimento antagonista e anarchico. Una versione 3.0 - che si rifà all’opuscolo già stilato un anno e mezzo fa dal centro sociale modenese ‘Libera Officina’ – che comprende un monitoraggio sui fascismi nei territori di Reggio, Modena, Carpi e Bologna. Con tanto di capitoli dedicati a ogni luogo.

Sei sono le pagine relative alla nostra provincia. C’è la mappatura dei gruppi ritenuti di destra e di estrazione fascista, con tanto di simboli. Ma anche il report dettagliato di tutte le azioni promosse negli ultimi anni, compresi gli aiuti dati ad associazioni onlus dietro alle quali – secondo Emilia Antifascista – «si nascondono per ripulirsi la faccia con coperture sguazzando nel clima politico-sociale di xenofobia e razzismo». Infine quella che diventa una sorta di lista di proscrizione con nomi di esponenti politici, ma anche luoghi da «monitorare perché dentro questi i fascismi prolificano».

Il primo è quello dell’avvocato Luca Tadolini, presidente dell’associazione Centro Studi Italia. «Ha organizzato diverse iniziative in città negli anni – scrivono gli antagonisti – come presentazioni di libri con la partecipazione almeno un paio di volte della nipote del Duce». Accanto al suo si trova poi Marco Montipò, ex dirigente di An a Scandiano. Viene poi citata la commemorazione della Battaglia di Fabbrico dove viene sottolineata sempre la figura di Tadolini, ma anche del Veneto Fronte Skinhead per il quale viene indicato come referente reggiano-modenese Andrea Casolari. Ma anche del consigliere comunale di Reggiolo Manuel Negri e Andrea Badari, esponenti di Progetto Nazionale e di Andrea Nanetti, ex consigliere comunale a Correggio per Forza Italia, ora passato alla Lega. Non manca Forza Nuova di cui viene indicato Pasquale De Juliis come coordinatore provinciale. E non vengono risparmiati neppure la Onlus La Caramella Buona del presidente Roberto Mirabile, rea secondo gli anarchici, di collaborare con l’associazione Bran.Co Onlus che apparterrebbe a Lealtà e Azione di matrice fascista. Ma vengono nominati pure i 5Stelle che hanno partecipato alla fiaccolata del giugno scorso in città assieme ai comitati di quartiere ritenuti anch’essi di destra. Infine, viene dichiarato come obiettivo la sede di Gioventù Nazionale (sezione giovanile di Fratelli d’Italia) in via San Zenone a Reggio. E anche qui si fanno i nomi dei vertici: il presidente Giuseppe Manzotti e il vice Federico Braglia.