"Eri la colonna di un’intera famiglia"

(...) Quanto divertivi con le tue esternazioni istrioniche ed imitazioni, da allenatore nei villaggi Valtur quando io e Fabio giocavamo e tu tenevi in panchina Fiorellino (Giuseppe Fiorello), che pur essendo diventato un attore professionista importantissimo ti adorava e riconosceva a pieno il personaggio incredibile che eri. Sei stato una guida per noi da giovanissimi anche nello sport quando da allenatore del Marola calcio prima con noi da bambini poi da presidente hai vinto il torneo della montagna. Tu eri la persona più importante della nostra famiglia. Tu non aiutavi gli altri solamente nelle manifestazioni e nell’ottima guida della tua associazione A.Ma.Re. Ho visto io con i miei occhi gesti di una generosità e di una positività unici. Ne ricordo uno in particolare; un pomeriggio sei passato in studio ad Arceto per dare un saluto a Fabio e a me. Quel giorno mi trovasti particolarmente colpito da due vicende di miseria e difficoltà giudiziaria affrontate alcuni minuti prima. Mi sfogai un minimo con te e tu intervenisti proponendomi, senza neppure sapere chi fossero queste persone, senza conoscere neppure i loro nomi, di poterli aiutare anche con un piccolo supporto economico. In questa generosità limpida, pura, di cuore, si racchiude il tratto principale che ti ha caratterizzato. Voglio ricordare anche la Tua fraterna amicizia con Don Ennio e il supporto che hai saputo offrire anche alla parrocchia reggiana della Roncina. Così come non mancavi mai di passare da Chiozza di Scandiano dove con la tua famiglia eri sfollato negli anni della seconda guerra mondiale. Io ti devo personalmente ringraziare davanti a tutti per come sei riuscito a sostenerci durante gli anni durissimi del mio processo insieme a Fabio, tu accompagnavi a Parma durante i giorni della mia ingiusta carcerazione i miei genitori a trovarmi. Achille tu sei stato il massimo, tutti noi lo sappiamo, te ne sei andato in un battibaleno e ci hai lasciati sgomenti, disorientati, sbalorditi, indeboliti, affranti dal dolore. Ti voglio e ti vogliamo un bene enorme, che Dio ti benedica, riposa in pace.

Giuseppe Pagliani, avvocatoe nipote di Corradini