Erogati 2,5 milioni, ma Manodori tiene: utile di 100mila euro

Conti in ordine per la fondazione bancaria Manodori di Reggio Emilia, che chiude l’esercizio 2021 con un avanzo di oltre 100.000 euro e un risultato della gestione finanziaria in attivo per 5,8 milioni. Risorse con cui, l’anno scorso, sono stati erogati 2,5 milioni ad iniziative per il territorio e al fondo nazionale per la povertà educativa, più due milioni stanziati per i profughi ucraini.

"Chiudiamo un bilancio di buona gestione – conferma il presidente, Romano Sassatelli – con un esito positivo, seppur contenuto per effetto di svalutazioni del portafoglio finanziario, e con i dati di gestione in crescita rispetto all’anno precedente". Questo "ci consente di mantenere la capacità erogativa della Fondazione e di affrontare con buone prospettive il 2022. Siamo consapevoli delle difficoltà e delle incertezze a cui andremo incontro a causa delle turbolenze finanziare innescate a partire dalla fine di febbraio con l’inizio della guerra in Ucraina, ma ancora più convinti dell’impegno a cui siamo chiamati per essere vicini ai bisogni della nostra comunità, soprattutto dei più deboli".

Quest’anno si prevedono infatti erogazioni alla comunità per 2,8 milioni. Dal mese di maggio, intanto, saranno aperti i locali ristrutturati di Palazzo del Monte (sede dell’ente) che si affacciano su piazza Prampolini in cui avrà sede uno store di abbigliamento della catena “Scout”, che sostituirà la ormai fallita catena “Dentix“.