Esplosione Scandiano, i racconti. "Bruciava, si è buttato in una pozzanghera"

Fuga di gas, si sbriciola palazzina a Mazzalasino. Ustionato gravissimo

Esplosione a Scandiano, palazzina sventrata

Esplosione a Scandiano, palazzina sventrata

Scandiano (Reggio Emilia), 29 maggio 2019 - «Ho visto quell’uomo uscire dalla casa e buttarsi in una pozzanghera, girandosi sulla schiena». Erano circa le 19.45 quando Luigina Greco, una residente di via Mazzalasino a Scandiano (foto), ha sentito un fortissimo boato. Un’esplosione (video) provocata da una fuga di gas.

L’inquilino rimasto ferito è un uomo di 47 anni di origine marocchina, che è stato subito portato all’ospedale di Parma con l’elicottero. Stando alle informazioni pervenute in un secondo tempo, il suo corpo risulta ustionato per il 70% ed è in rianimazione. 

AGGIORNAMENTO Muore dopo 5 giorni di agonia

«Sono uscita è ho visto tantissimo fumo venire dalla casa, per cui sono scesa in strada e mi sono avvicinata. L’uomo è uscito e si è buttato a terra, mettendo la schiena nell’acqua. Gli abbiamo fatto delle domande, per capire cose fosse successo, ma lui rispondeva solo: ‘Non lo so, non lo so...’ C’era un odore di gas terribile».

Via Mazzalasino è bloccata da vigili del Fuoco, Croce Rossa, Ireti ed Enel. I soccorsi sono forsennati. Davanti agli occhi l’immagine da brividi di una casa sbriciolata e rasa al suolo. Bloccate dall’intervento dei soccorsi, le persone scendono dalle auto per vedere cosa sia successo. Impossibile avvicinarsi al luogo dell’esplosione, ma anche da lontano si intravede la casa completamente crollata. Un’abitazione a due piani, in pietra, di cui ora si riconosce solo il tetto su un cumulo di macerie. L’elicottero è atterrato in un campo poco distante, tre unità cinofile nel frattempo sono intervenute per assicurarsi che non ci siano altri feriti. 

A poco a poco, sempre più persone si raggruppano dietro il nastro bianco e rosso. Chi è della zona e ha sentito l’esplosione, chi l’ha letto su Facebook. «Non abitiamo qui da molto – continua il marito della signora Greco, Vincenzo Presta –, non sapevamo se vivesse da solo ma lui ha detto che in casa non c’era nessun altro. Era semi cosciente, per quanto possibile, aveva gli occhi sbarrati. Insieme a noi c’erano altre due donne, una della zona che fa l’infermiera ed è intervenuta quando ha sentito il botto. L’altra penso fosse una sua parente, che abita lì vicino anche lei».

C’è anche chi teme che si tratti di un parente: «Io abito poco più giù – afferma un signore –, ma mio zio abita in questa zona. Vorrei capire meglio cos’è successo, so che c’è un ferito». I soccorritori hanno ispezionato a lungo le macerie per escludere che potessero esserci altre persone ferite o bloccate. Al completamento della bonifica non risultavano persone scomparse.

«Appena ho sentito il boato – racconta una vicina, Valentina Mellone – sono uscita in strada e ho visto delle lamiere per terra. Nonostante questa sia una piccola frazione, non conosco le persone che abitano in quella casa». «Mi sono affacciata e ho visto solo tantissimo fumo, denso. Non si vedeva nulla», dice Concettina Falzone, che abita a poche case di distanza. «Sembrava fosse scoppiata una bomba». «Ci hanno staccato tutto per fare i loro controlli – continua il signor Presta –. Fortunatamente, a quanto pare, non c’era nessun altro in casa».