Maxi frode fiscale e false fatture: tra gli indagati pure Gaspari e Fangareggi

Octopus, sono 72 le persone nei guai. Spuntano nomi eccellenti

Nicola Fangareggi e Marco Gibertini (foto Artioli)

Nicola Fangareggi e Marco Gibertini (foto Artioli)

Reggio Emilia, 7 ottobre 2018 - Volti noti dell’imprenditoria locale, del mondo sportivo e giornalisti. Dagli iniziali 41 indagati, ne conta ora 72 l’inchiesta ‘Octopus’, condotta dai carabinieri e dalla guardia di finanza e coordinata dal magistrato Valentina Salvi (nella foto in alto), secondo cui tutti costoro erano coinvolti, a vario titolo, in un vasto giro di fatturazione fasulle. Venerdì hanno ricevuto l’avviso di fine indagini, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio: hanno venti giorni per chiedere di essere interrogati dal pm o per presentare memorie difensive.

Su otto pende l’accusa più grave, cioé l’associazione a delinquere: il giornalista Marco Gibertini, Piersandro Pregliasco, Marco Castaldi, l’ex titolare della Reggiana gourmet Mirco Salsi, il figlio Gianluca Salsi, Gianluca Mussoni, Valerio Villani e Antonio Silipo.  Secondo gli inquirenti, si sarebbero associati per fare «delitti fiscali, in particolare emissione di fatture per operazioni inesistenti per ricavare ingenti profitti», oltre a «riciclaggio» e «truffa ai danni dello Stato». Tra i metodi usati, «la frode carosello all’Iva» attraverso società cartiere, in tutto una decina. Ed emerge che il sodalizio avrebbe fruito di un appoggio internazionale: «Nella commissione dei reati – scrive il magistrato – ha dato il suo contributo un gruppo criminale organizzato impegnato in attività in Italia, Irlanda, Svizzera, Estonia e Olanda». 

Cinque gli imputati di Aemilia coinvolti: oltre a Gibertini, Silipo e Mirco Salsi, Giuliano Debbi e Omar Costi. Gibertini, Castaldi e Pregliasco sono individuati come «promotori e organizzatori» del gruppo. Tra gli imprenditori, spunta Giovanni Montorsi, nato a Maranello, fondatore e presidente dell’Arag di Rubiera, importante produttore mondiale di sistemi per macchine da irrorazione e diserbo. E anche Mario Gaspari, uno dei fondatori dell’omonima azienda reggiana Gaspari viaggi: è accusato di aver evaso le imposte sui redditi avvalendosi di fatture e documenti per operazioni inesistenti. Stessa ipotesi formulata per Nunzio Dallari, ex presidente della Cna reggiana; indagata anche Patrizia Montanari.

In ambito sportivo, spuntano i reggiani Mauro Donelli, Massimo Tirabassi e Federico Pozzi. Donelli, come responsabile della Re Volley, in concorso con Cavalieri, presidente dell’associazione sportiva e con Gibertini, è accusato di aver permesso nel dicembre 2013 a una ditta di Bagnolo di evadere le imposte sui redditi emettendo una fattura per operazioni inesistenti. Tirabassi, come rappresentante legale della Reggiana volley, avrebbe permesso ad Albachiara srl (ex Reggiana gourmet srl) di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto, emettendo fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti. Indagato anche Pozzi, un tempo attivo nella pallavolo e che ora risulta irreperibile.

Nel giornalismo, emerge Nicola Fangareggi, accusato di aver evaso le imposte sui redditi attraverso la società Contenuti digitali srl di cui risultava amministratore tramite documenti per coprire operazioni inesistenti. Con la stessa società avrebbe anche permesso a ‘Gibertini comunicazioni’ di evadere le tasse. Il professionista Maurizio Labanti, commmercialista consulente della Reggiana gourmet, avrebbe messo a disposizione «le sue conoscenze tributaristiche predisponendo documenti contrattuali e fatture false su operazioni commerciali del tutto inesistenti» per permettere all’azienda di Bagnolo di evadere. 

 

L'elenco completo dei 72 indagati sul Carlino Reggio di oggi