ELISABETTA GRASSI
Cronaca

"Fantasmi al castello di Bianello": il video virale su Youtube attira i visitatori nel maniero

Gli escursionisti dell’occulto attirati dal successo della pagina ’Paranormal Investigation Team’. ‘Tutto esaurito’ per l’itinerario al tramonto alla fortificazione, i cui primi cenni storici risalgono al medioevo

La visita al tramonto curata dallo storico e assessore comunale Danilo Morini

La visita al tramonto curata dallo storico e assessore comunale Danilo Morini

Reggio Emilia, 11 agosto 2024 – Il turismo del ’paranormale’ ha fatto del castello di Bianello, sui colli di Quattro Castella nel reggiano, una tappa imperdibile sulla scia del successo virale del video pubblicato tre mesi fa sul canale Youtube ’Pit – Paranormal Investigation Team’, gestito da Debora Bedino e Paolo Dematteis. La nota coppia di fidanzati porta la propria community di quasi 900mila iscritti, in luoghi storici o abbandonati, in cui pare siano avvenute apparizioni di fantasmi. Con quasi 100mila visualizzazioni, oltre 6mila like e 300 commenti, il filmato mostra l’ispezione alle stanze del maniero, le cui prime notizie storiche risalgono al medioevo. I cameramen, armati di registratori a infrarossi e sensori di movimento, hanno documentato fenomeni di difficile lettura, come l’apparizione di un viso di donna con indosso un cappello comparso sul vetro di una finestra, rumori di passi e il canto di una voce femminile.

Da qui il rinnovato interesse dei tanti visitatori, che hanno fatto registrare in una sera di luglio il ’tutto esaurito’ per la visita al tramonto, curata dallo storico ed assessore comunale Danilo Morini, che ha ripercorso le storie, che nel tempo, hanno creato un alone di mistero attorno alla fortificazione che, dal 2002, è diventata di proprietà del Comune di Quattro Castella.

Queste sale suggestive sono state oggetto di interesse nel 2019 anche del programma The Dark Side di Rai4, condotto dal giornalista e scrittore Sandro Giordano, che va alla scoperta dei più famosi edifici italiani infestati.

Veniamo alle diverse leggende narrate. Nell’ingresso è sistemato un pendolo, che è guasto da oltre 30 anni, ha spiegato la guida, ma che qualche anno fa ha suonato all’imbrunire per accogliere il nuovo custode, davanti a diversi testimoni.

Un suo sostituto, durante l’ispezione serale per la chiusura, ha visto arrivare alle sue spalle una figura di donna mora con indosso un abito verde e rosso, che si smaterializzata in pochi secondi.

E ancora una figura, sempre di genere femminile, è stata vista aggirarsi nella zona delle cucine e attraversare una parete che, recentemente, da alcuni lavori realizzati nel giardino all’ingresso hanno svelato di nascondere una porta ’murata’ che conduce a diversi locali ancora inesplorati. Qualche confidenza Morini poi l’ha raccolta dagli ultimi abitanti dell’edificio i coniugi Vozza Cremonini. La moglie Maria Grazia, detta Graziella (morta a 83 anni nel 2015), nel 1992 gli rivelò di essere al corrente delle "presenze del castello" e in particolare di una "signora" che lo protegge e fa in modo che sia sempre di proprietà di persone che lo amino.

Nessun accenno su chi sia questa donna, ma scavando in rete compaiono i nomi di Egina e Cloalia, madre e figlia di un capitano che, nel 1147, furono ingiustamente estromesse dalla proprietà della fortificazione ad opera di un parente e riuscirono con molta fatica a tornarne in possesso. Così legate a questo luogo millenario da non volersene andare più e qualcuno sostiene, abbiano fatto capolino nello specchio di una stanza ripresa nel 2012 in uno scatto della signora Ombretta Bazzini, che ritrae un elegante profilo di donna con i capelli raccolti. Una camera da letto ricca di fascino, che reca un buco su uno dei muri, causato da una pallottola esplosa dall’ex proprietario, l’avvocato Cremonini, che scambiò il fantasma per un ladro, tanto da sparargli e vedere il colpo attraversare la figura incorporea e andare ad infrangersi sul muro. E ancora… panchetti e sedie che spesso vengono ritrovati in posizioni diverse da quelle in cui erano stati posti e un’altra camera da letto infestata pare da un malato di peste, che qui esalò l’ultimo respiro sull’imponente letto seicentesco.

Molto quindi c’è ancora da scoprire dietro le mura del maniero, che ospita anche una preziosa acetaia d’epoca nelle ex prigioni, poste sulla sommità della torre.

Da segnalare anche il panorama mozzafiato, gli affreschi dedicati al tema della gelosia, gli arredi di diverse epoche che gli regalano un sapore di vita vissuta e i giardini profumati di lavanda.

Maggiori informazioni: www.gruppostoricoilmelograno.com