REDAZIONE REGGIO EMILIA

Far west tra tifoserie Scontri a Fiorenzuola dopo Reggiana-Pescara Ultras a rischio stangata

Tafferugli, bombe carta e fumogeni, la polizia costretta a sparare i lacrimogeni. Telecamere al vaglio della Digos per identificare i facinorosi e far partire i Daspo.

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Far west tra tifoserie Scontri a Fiorenzuola dopo Reggiana-Pescara Ultras a rischio stangata

di Daniele Petrone

Rischio stangata per i tifosi protagonisti degli scontri di domenica fuori dallo stadio velodromo ’Pavesi’ di Fiorenzuola, al termine della partita di Coppa Italia fra Reggiana e Pescara. La questura di Piacenza sta ricostruendo l’accaduto coi colleghi della Digos di Reggio; al vaglio le immagini delle telecamere, ma anche alcuni filmati amatoriali per identificare i violenti.

Gli ultras granata e quelli abruzzesi sono entrati in contatto alla fine della gara, mentre ritornavano ad auto e pullman. Bombe carta e lancio di fumogeni per un’ora di follia. Il reparto mobile di Milano ha sparato una ventina di lacrimogeni per disperdere e sono intervenuti con scudi e manganelli per fermare i tafferugli e scongiurare il peggio visto anche il numero sproporzionato (1.200 reggiani e 200 pescaresi erano presenti sulle gradinate). Acclarata la stupidità dei facinorosi, sotto accusa però è anche la gestione dell’ordine pubblico, perché i cancelli dei settori delle tifoserie sarebbero stati aperti in contemporanea. Tutti mischiati nel deflusso, forse complice il punteggio tennistico del match (6-2 per la Regia) è scattato qualche sfottò di troppo. Anche se ’radiocurva’ parla di ruggini che risalgono a due stagioni fa in Serie C. Sul ‘movente’, le forze dell’ordine stanno cercando di fare luce. Ma secondo qualcuno, l’evento – considerato non a rischio – sarebbe stato sottovalutato. Forse complice che le due tifoserie ‘vantino’ un gemellaggio in comune con gli ultras del Vicenza, alla vigilia non è scattata l’allerta. E ci si interroga sul numero di uomini (pochi?) schierati, ma anche sull’idoneità del piccolo stadio (vista l’indisponibilità del Mapei per lavori) per ospitare due tifoserie di peso.

Il bilancio dei disordini non è di quelli gravi. Non risultano feriti (o quantomeno nessuno è andato al pronto soccorso come ’impone’ la mentalità ultras...).

Così come i danni sono di modesta entità: tavoli e sedie del bar bocciodromo adiacente lo stadio, oltre a qualche auto ammaccata dal lancio di oggetti nei parcheggi. Ora però chi ha partecipato rischia il Daspo. Così come potrebbe rimetterci l’intera tifoseria granata. Nell’anno dei grandi derby contro Parma e Modena, potrebbe essere preso in considerazione – visti questi fatti da pericoloso precedente – il divieto di trasferta.