REDAZIONE REGGIO EMILIA

Fd’I contro la delibera sul crack: "Inutile il presidio in stazione. Si rischia di ghettizzare l’area"

Il gruppo consiliare attacca la giunta: "Un progetto dannoso, costoso e senza obiettivi chiari". Paglialonga: "Iniziativa che non risolve alcun problema, ma anzi alimenta la dipendenza".

Il gruppo consiliare attacca la giunta: "Un progetto dannoso, costoso e senza obiettivi chiari". Paglialonga: "Iniziativa che non risolve alcun problema, ma anzi alimenta la dipendenza".

Il gruppo consiliare attacca la giunta: "Un progetto dannoso, costoso e senza obiettivi chiari". Paglialonga: "Iniziativa che non risolve alcun problema, ma anzi alimenta la dipendenza".

"Un presidio per il crack nel cuore del quartiere Stazione è una follia. Si rischia di trasformare l’area in un ghetto del degrado". Con queste parole, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha lanciato un attacco alla Giunta comunale, chiedendo la sospensione immediata della delibera del 22 maggio, che prevede l’apertura di un presidio diurno ad alta accessibilità in via Paradisi, rivolto a consumatori di crack e persone marginalizzate.

Il gruppo ha infatti presentato un ordine del giorno urgente al in consiglio comunale, definendo la decisione "avventata, scarsamente motivata e potenzialmente dannosa" per un quartiere già molto fragile e segnato da diversi problemi di sicurezza. Inoltre, il costo complessivo dell’intervento, di cui 41.615 euro a carico del Comune e il resto affidato all’ Ausl, secondo FdI rappresenta uno spreco di risorse pubbliche su un progetto "dagli esiti incerti".

Nel mirino appunto, c’è la mancanza di chiarezza sugli obbiettivi e le modalità operative del presidio: "Non specifica né il numero di persone da raggiungere, né le modalità per ridurre il disagio percepito dai residenti, né parametri chiari per valutare l’efficacia del progetto – continua la nota –. Inoltre, la vicinanza al Servizio per le Dipendenze Patologiche, già operativo in zona, rischia di creare sovrapposizioni e inefficienze, senza un protocollo chiaro di coordinamento". "Parliamo di un’iniziativa che non risolve alcun problema, ma lo aggrava – attacca il capogruppo Paglialonga (foto) –. Invece di affrontare il dramma della dipendenza con politiche serie si sceglie di concentrare i consumatori di crack in un unico punto, creando una zona franca dove il degrado sociale sarà inevitabile". La richiesta è chiara: "Ritirare immediatamente questa delibera e di utilizzare quei fondi per misure concrete a tutela della collettività. I soldi dei cittadini non devono finanziare ghetti del degrado".

L’ordine del giorno, presentato in consiglio ieri, è stato rifiutato con 20 voti contrari e cinque favorevoli (Aragona, Davoli, Paglialonga, Marziani e Melioli).