"È stata riconosciuta la fondatezza della nostra segnalazione che aveva evidenziato l’indebita comunicazione di Iren alla propria clientela circa la scadenza delle offerte a prezzo fisso, effettuata per applicare nuove e peggiorative condizioni di fornitura, sostituendo le precedenti comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche con nuove comunicazioni parimenti vietate dal Decreto Aiuti bis. Siamo quindi profondamente soddisfatti per aver contribuito a restituire un po’ di sollievo ai cittadini...". Esulta così, tramite una nota stampa, Federconsumatori Emilia-Romagna commentando la decisione cautelare dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Iren, Iberdrola, E.On e Dolomiti Energia, per non aver rispettato il divieto di modificare il prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale disposto dal Decreto Aiuti bis nell’agosto di quest’anno.
"Ora – conclude Renza Barani, presidente di Federconsumatori Emilia-Romagna – le quattro società dovranno attenersi alla disciplina prevista dalla legge ed informare i consumatori, individualmente e con la stessa modalità adottata in precedenza, circa l’inefficacia delle comunicazioni inviate e circa l’emanazione delle misure cautelari. Con la pronuncia dell’Autorità, gli aumenti tariffari prospettati sono sospesi fino al 30 aprile 2023 e devono essere mantenute in essere le tariffe in vigore antecedentemente il 10 agosto 2022 (data di entrata in vgore del Decreto Aiuti bis, ndr)".