Femminicidio di Novellara "Fermate l’estradizione fino alla sentenza italiana"

La richiesta del difensore pakistano del padre di Saman Abbas. L’udienza per riportarlo in Italia è stata di nuovo rinviata alla settimana prossima.

Femminicidio di Novellara  "Fermate l’estradizione  fino alla sentenza italiana"
Femminicidio di Novellara "Fermate l’estradizione fino alla sentenza italiana"

"Nessuna estradizione fino a quando non verranno definiti gli sviluppi del processo penale per cui è imputato in Italia". La telenovela relativa alla lunghissima vicenda sull’estradizione di Shabbar Abbas, padre di Saman, in Italia, si arricchisce di una nuova puntata. Ieri, infatti, il difensore di Shabbar, imputato nel nostro Paese nel processo per l’omicidio della figlia, avvenuto nelle campagne di Novellara nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio del 2021, ha depositato in udienza ad Islamabad, in Pakistan, dove il padre si trova detenuto, la richiesta di sospensione del procedimento, in attesa degli sviluppi di quello che lo vede imputato in Italia. La prossima udienza è in programma per l’8 di giugno quando toccherà al pubblico ministero pakistano presentare le proprie controdeduzioni.

La vicenda legata all’estradizione di Shabbar Abbas va avanti ormai dal novembre del 2022 (dopo circa una settimana dAl suo arresto) ed è stata oggetto di, almeno, una trentina di rinvii, pronunciati con le motivazioni più disparate e, va detto, alcune anche improbabili. Il padre di Saman, per altro, si è videocollegato nelle ultime due udienze del processo per l’omicidio della figlia (alla sbarra anche lo zio e due cugini). L’unica che risulta ancora latitante è la moglie, nonché madre della diciottenne, Nazia Shaheen, che è tuttora ricercata in Pakistan.