Ferì una ragazza, ma non si fermò: 10 anni dopo va ai domiciliari

Ferì una ragazza, ma non si fermò:  10 anni dopo va ai domiciliari

Ferì una ragazza, ma non si fermò: 10 anni dopo va ai domiciliari

Stava passeggiando con un’amica, sul ciglio della strada, a Santa Croce di Boretto, quando un’auto in transito l’aveva urtata violentemente al braccio, con lo specchietto retrovisore. La donna era stata soccorsa, portata in ospedale a Guastalla e sottoposta a intervento chirurgico. Ma il conducente dell’auto si era allontanato senza fermarsi. Le indagini dei carabinieri, grazie ai resti dello specchietto danneggiato, si era arrivati alla vettura e poi all’uomo che si trovava al volante quel giorno di fine giugno del 2013. Lo stesso conducente era stato individuato e denunciato.

Ora, a dieci anni di distanza, si è concluso l’iter giudiziario per Antonio Pucci, 54 anni, calabrese d’origine e abitante a Brescello, riconosciuto colpevole in tribunale a Reggio e poi dalla Corte di Appello di Bologna, con una condanna a un anno e sei mesi di reclusione, oltre alla sospensione della patente per tre anni. La sentenza è diventata definitiva e i carabinieri di Brescello hanno eseguito l’ordine di esecuzione per l’espiazione della pena. All’uomo sono stati concessi gli arresti domiciliari.