REDAZIONE REGGIO EMILIA

Ferisce la moglie, il giudice lo caccia di casa

Un 49enne, già condannato in passato, lancia piatti e bicchieri contro la consorte. I carabinieri gli trovano anche un fucile rubato

Un 49enne, già condannato in passato, lancia piatti e bicchieri contro la consorte. I carabinieri gli trovano anche un fucile rubato

Un 49enne, già condannato in passato, lancia piatti e bicchieri contro la consorte. I carabinieri gli trovano anche un fucile rubato

Lui, un 49enne originario dell’Est Europa, era già stato condannato a 1 anno e 8 mesi per violenza domestica verso la moglie.

Ma è tornato ad aggredirla: mercoledì l’avrebbe spinta e fatta cadere, tirandole i capelli e lanciandole sulle gambe piatti e bicchieri finiti in frantumi, con conseguenze fisiche per otto giorni.

Quando i carabinieri sono accorsi, l’hanno trovata con i piedi sanguinanti e visibilmente impaurita.

L’uomo si è anche scagliato contro la figlia, causandole lesioni lievi, con prognosi di due giorni.

A seguito dell’intervento dei carabinieri, è scattata anche la perquisizione domiciliare: è stato trovato un fucile calibro 12, tipo doppietta, risultato oggetto di furto a Imola nel febbraio 2022. I carabinieri di Sant’Ilario lo hanno arrestato per le ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e ricettazione.

L’intervento è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì, quando i militari di Sant’ilario sono stati allertati telefonicamente dalla donna per una lite in famiglia.

Al loro arrivo i carabinieri hanno constatato la presenza di un uomo, già noto per un analogo episodio, la moglie e la figlia.

Alla richiesta di chiarire i fatti, è stato riferito che il 49enne era tornato a casa e aveva iniziato a litigare con la figlia e poi con la moglie.

In particolare gli oggetti lanciati si sono rotti all’altezza dei piedi della donna, ferendola.

È stato allertato il 118, che ha trasportato la donna al pronto soccorso di Montecchio, dov’è stata poi raggiunta dalla figlia.

L’uomo, sempre più agitato, è stato accompagnato in caserma, poi la pattuglia è tornata all’ospedale per sincerarsi delle condizioni di salute di madre e figlia.

Le vittime hanno riferito che in casa c’erano un’arma da fuoco tenuta nascosta da lui nel divano e anche cartucce.

I carabinieri, insieme alla figlia, sono andati nell’abitazione constatando la presenza di un fucile da caccia, risultato appunto rubato.

Inoltre sono state rinvenute 88 cartucce calibro 12 piene e 35 cartucce calibro 12 già esplose. Il 49enne è comparso ieri davanti al giudice Silvia Guareschi per l’udienza di convalida dell’arresto: difeso dall’avvocato Gianluca Tirelli, si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha rilasciato dichiarazioni spontanee dicendo di essersi pentito e di aver sbagliato.

Il pubblico ministero ha chiesto le misure cautelari del divieto di avvicinamento e l’obbligo quotidiano di firma, domanda a cui il legale si è associato.

Il gip ha disposto il divieto di avvicinamento a meno di due chilometri, l’obbligo di firma una volta al giorno e il braccialetto elettronico.

Alessandra Codeluppi