Ferrovia Reggio-Ciano, approvata all’unanimità una mozione per richiamare la Regione a dare "tempestiva attuazione agli impegni assunti" per "risolvere le criticità e i disservizi esistenti e rendere il servizio efficiente e flessibile".
Il documento è stato presentato da Cristian Bezzi, capogruppo di "Uniti per Canossa", e discusso lunedì in consiglio comunale.
Si impegna così il sindaco Luca Bolondi e la sua giunta ad attivarsi insieme all’Unione Val d’Enza, ai Comuni attraversati dalla linea, l’Agenzia Mobilità e Act. Gli impegni a cui si fa riferimento sono quelli che il 5 ottobre 2023 l’assessore regionale Corsini e Fer presero in una affollatissima assemblea a Bibbiano. Si chiede in particolare di valutare e approfondire "tutte le opportunità tecniche relative a servizi innovativi e sperimentali coerenti con le infrastrutture esistenti", il che non esclude anche l’analisi della proposta del Comitato mobilità sostenibile di convertire la ferrovia in tramvia.
La premessa della mozione è la "cura del ferro" varata nel 2015 dalla Giunta Bonaccini, ambizioso progetto per rendere la Reggio-Ciano più sostenibile, efficiente ed attrattiva, superando definitivamente la fase in cui si pensava di eliminare la tratta.
Il percorso ha sempre previsto un gioco di squadra tra Comuni, cittadini e Act, e ha portato a importanti investimenti, tra cui l’elettrificazione della ferrovia e i sistemi di sicurezza Scmt.
"I Comuni hanno sempre considerato l’elettrificazione un punto di partenza. Hanno avviato un’interlocuzione con il Comitato e aperto un confronto con la Regione", per affrontare criticità e disagi relativi a frequenti ritardi, la soppressione di corse e incrementi dei tempo di attesa ai passaggi a livello causati dal Scmt.
Nonostante le promesse, però, anche dopo l’assemblea si sono registrati frequenti disservizi che "hanno creato non più sostenibili disagi agli utenti".
Francesca Chilloni