
La sala Sol LeWitt è molto frequentata ogni giorno dagli studenti universitari
Nuova luce, e nuova meraviglia per i visitatori che ieri rivolgevano lo sguardo all’insù, per la sala di lettura Sol LeWitt della Biblioteca Panizzi, che gode di un nuovo sistema di illuminazione grazie al nuovo service a favore della città di Lions Club Reggio Emilia Host, che festeggia così i suoi 70 anni. "Una sala molto frequentata da studenti e studiosi che la riempiono quotidianamente, e che ritorna come un dono alle nuove generazioni", ha detto Sergio Vaiani, presidente del Lions Club Città del Tricolore. Il primo club che ha sancito la presenza dei Lions nella nostra provincia nel 1955 celebra una straordinaria ricorrenza con un’iniziativa che testimonia il contributo al miglioramento e alla crescita della comunità.
Il Lions Reggio Emilia Host ha infatti donato un nuovo impianto di illuminazione della volta della sala di lettura, dove è collocato lo splendido affresco ‘Whirls and Twirls 1’ dell’artista Sol LeWitt.
L’accensione delle luci si è tenuta alla presenza delle autorità lionistiche, civili e religiose, fra cui Nando Rinaldi, dirigente dei Servizi Culturali, la responsabile del Gabinetto dei disegni e stampe Davoli della Biblioteca, Chiara Panizzi, che ha tenuto una lezione sull’opera di LeWitt all’interno della sala, e l’architetto Alberto Cari Gallingani, progettista della nuova illuminazione.
"Sono stati installati 36 proiettori a led, con flusso adeguato all’uniforme illuminazione della volta ove si trova l’opera; - spiega l’architetto - il nuovo sistema è invisibile ai visitatori proprio perché nascosto dal ballatoio, e illuminerà la volta che si sviluppa fino a 10,50 metri di altezza dal pavimento". I corpi illuminanti hanno un indice di resa cromatica superiore a 90 con colore dell’emissione luminosa di 4000° K (luce naturale), ottimale per opere d’arte di questo tipo. ‘Whirls and Twirls 1’ è stata realizzata nell’estate 2004 da un gruppo di lavoro coordinato da tre assistenti di Sol LeWitt, con la collaborazione di nove giovani artisti reggiani (realizzatori, Francesca Dolci, Chiara Dossetti, Simone Fontanesi, Andrea Gualandri, Pietro Iori, Josè Demetrio Peña Sosa, Debora Romei, Anthony Sansotta, Ciro Scarpetta, Claudia Torricelli, Federico Vecchi, Angelo Volpe); prima opera in risposta a un Invito all’arte pubblica ideato dall’artista Claudio Parmiggiani.