"Pugni e bastonate al figlio". Ma i giudici assolvono il papà

Il racconto del ragazzino sarebbe stato esagerato. La madre ha riferito di sgridate e qualche schiaffo

"Pugni e bastonate al figlio". Ma i giudici assolvono il papà

"Pugni e bastonate al figlio". Ma i giudici assolvono il papà

Reggio Emilia, 22 luglio 2022 - Pugni alla testa e bastonate: così, secondo la Procura, un 55enne originario dello Sri Lanka, un magazziniere – incensurato – avrebbe trattato il figlio, che allora, tra il marzo e l’aprile 2009, aveva 9 anni. Per lui era stata formulata l’accusa di maltrattamenti in famiglia ai danni del minorenne, da cui il collegio dei giudici presieduto da Cristina Beretti, a latere Giovanni Ghini e Donatella Bove, lo ha assolto "perché il fatto non sussiste".

La vicenda nasce quando il bambino racconta alla maestra di essere stato picchiato. La madre viene poi convocata dai servizi sociali, che tuttora seguono la famiglia, e allora hanno segnalato il caso alla questura.

Il minorenne è stato sentito in un incidente probatorio, udienza volta a cristallizzare in forma anticipata le prove: lui ha detto che il padre lo sgridava, ma non lo picchiava. Durante il dibattimento è stata sentita la madre, che ha parlato di qualche schiaffo dato dal marito al bambino, ma ha escluso le bastonate.

Il pm Maria Rita Pantani ha chiesto la condanna a 2 anni e mezzo, sostenendo che il racconto del minorenne, raccolto nell’immediatezza dei fatti e riportato dai servizi sociali, fosse credibile: è sorto il dubbio che la donna e il figlio potessero avere sminuito i fatti perché intimoriti dall’uomo.

L’imputato non è stato sentito in aula. L’avvocato difensore Matteo Iotti ha sostenuto che il padre fosse ricorso a normali metodi educativi di fronte a un bambino che, come tutti, può disobbedire o trascurare i compiti scolastici: il minorenne, ripreso dalla maestra, si sarebbe comportato da vittima incolpando il padre di vessazioni fisiche. E ha chiesto l’assoluzione, poi accolta dalla Corte.