
Sul posto è intervenuta una volante della polizia e i ragazzi sono stati mandati all’interno degli spogliatoi
di Pietro Mecarozzi e Francesco Querusti
Una scena alla quale nessuno vorrebbe assistere durante una partita di calcio. Soprattutto se nel rettangolo verde ci sono ventidue ragazzi che oltre allo sport sono lì per imparare disciplina e rispetto. Giovedì sera, allo stadio comunale Gino Bozzi, durante gli ultimi minuti della finale Coppa Toscana Allievi under 17 tra Pontassieve e Fratres Perignano, è andata in scena una rissa che ha costretto il direttore di gara a sospendere la partita. Secondo le prime ricostruzioni, a fare da detonatore un screzio verbale tra la panchina del Perignano e l’allenatore del Pontassieve, che a cinque minuti dal triplice fischio, con la sua squadra sotto per 3 a 1, è stato espulso e stava uscendo dal campo. Sono volate parole pesanti, e dopo alcuni spintoni è scoppiato uno scontro fisico.
Sono seguiti momenti concitati, che la tribuna, colma di genitori e spettatori, ha vissuto con il fiato sospeso, mantenendo però la calma ed evitando ulteriori attriti. Da specificare: nessun baby calciatore ha preso parte alla rissa. Che ha coinvolto solo i membri adulti delle due panchine. Calci, pugni e offese: il bilancio finale è di due feriti lievi finiti all’ospedale di Ponte a Niccheri: un 55enne dello staff del Pontassievie, e un 50enne dello staff dell’ Antella ’99, squadra che ha poi giocato il match successivo. Quest’ultimo, estraneo alla vicenda e intervenuto per placare gli animi, è stato colpito in maniera involontaria durante le fasi della scazzottata.
La partita è stata così sospesa e la vittoria assegnata alla compagine pisana. Annullata invece la premiazione, con i ragazzi spediti all’interno degli spogliatoi dopo l’arrivo sul posto di una volante della polizia. Gli agenti hanno raccolto le testimonianze dei presenti e acquisito i numerosi video che sono stati girati. Compreso quello dell’emittente locale.
"Il Pontassieve calcio - afferma il presidente, Sebastiano Giusti - si dissocia e prende le distanze da qualsiasi comportamento violento. Esprimo profondo dispiacere per quanto successo". Giusti tiene a precisare la sua valutazione: "I fatti non sono stati ancora del tutto chiariti. Restiamo in attesa di quanto sarà riportato nel verbale delle forze dell’ordine – spiega –. Per il momento posso dire che il nostro allenatore, Andrea Del Lungo, era stato espulso dall’arbitro a pochi minuti dal termine. Nell’uscire dal campo ci sono state delle brutte parole e dei diverbi reciproci con il guardalinee, dei giocatori, la panchina e i dirigenti avversari. Del Lungo riferisce di essere stato prima preso in giro da un giocatore e poi spinto via dal guardalinee del Perignano".
A questo punto si è verificato il parapiglia. "Il nostro allenatore è andato a contatto con la panchina avversaria e sono volati dei pugni. Poi è intervenuto anche un nostro dirigente che nel tentativo di dividere i contendenti è stato colpito duro con dei pugni alla tempia ed è stato portato al pronto soccorso in ambulanza. Fatti brutti da capire bene come è scoppiata la scintilla, ma tutti i dirigenti e gli allenatori devono farsi una vera analisi di coscienza. Mister Del Lungo, infine, non sarà con noi la prossima stagione, per una decisione già presa in precedenza".
Diversa la versione del presidente della Fratres Perignano, Daniele Santucci: "La nostra panchina, al passaggio del mister del Pontassieve appena espulso, rideva per questioni personali e non per sbeffeggiarlo. Poco dopo c’è stata la sua reazione – aggiunge –, con un pugno alle spalle del nostro guardalinee. È stata una scena davvero scioccante, soprattutto per i ragazzi". E ancora: "I giocatori del Pontassieve non hanno voluto riprendere la partita perché troppo turbati dalla vicenda – conclude –, la premiazione è stata annullata e i nostri ragazzi sono rientrati a casa con l’umore a terra, come se avessero perso. Spero si faccia chiarezza sulla vicenda".