Fondazione Veneri, è battaglia "Perché svendere il patrimonio?"

Troppo silenzio nel consiglio di amministrazione della fondazione "Ente Veneri" e allora le famiglie tornano a farsi sentire. Nell’ultima assemblea pubblica della fondazione "Ente Veneri" erano stati presentati interrogativi molto chiari: motivazioni, tempi e proprietà che la stessa Fondazione aveva annunciato di dismettere, ma soprattutto si voleva capire a quali investimenti alternativi volesse destinare il ricavato. La fiamma che aveva fatto accendere il fuoco nel Cda infatti era stata una delibera del 24 marzo per la vendita di un terreno con un importo di un milione e duecentocinquantamila euro. "Perché vendere se a breve la Fondazione incasserà altri 270.00 euro dagli espropri di altri terreni per il passaggio di una tangenziale; perché vendere 90 biolche tutte insieme, invece che procedere con alienazioni frazionate e scaglionate nel tempo, a seconda dei bisogni di cassa. E perché procedere con trattativa privata e non con un bando pubblico, che ingenera una maggiore concorrenza tra acquirenti e possibili maggiori introiti per la Fondazione?" In un recente post sulla pagina ufficiale della Fondazione, "il presidente (e amministratore del sito) si è addirittura scagliato contro noi beneficiari, accusandoci di non aver mai suggerito alternative più redditizie rispetto all’investimento in questione. Ma le fondazioni, per loro natura, non possono perseguire investimenti speculativi, devono tendere alla conservazione del loro patrimonio ed utilizzarlo per realizzare lo scopo indicato in Statuto" hanno spiegato i residenti della parrocchia. Il post in questione recita: "Siamo infatti ben a conoscenza dei dubbi manifestati da alcuni cittadini sulle decisioni della Fondazione discusse(...)Purtroppo, insieme ai dubbi, non sono mai arrivate proposte concrete che potessero ragionevolmente rendere evitabile quanto stabilito dal consiglio d’amministrazione dell’Ente". "Negli ultimi giorni si starebbe parlando -continuano gli amici della scuola Veneri- di edilizia per i servizi alla persona; edilizia sociale Acer e progetti in beneficio dei minori, adolescenti e famiglie in difficoltà". Matteo Campanini, il presidente, però non ha null’altro da aggiungere in quanto "l’assemblea si è svolta e i cittadini sono stati coinvolti ed informati".