Forza Italia riconferma Nicolini. Blindata la candidatura di Tarquini

Forza Italia riconferma per acclamazione il coordinatore provinciale Gianluca Nicolini. Era l’unico candidato a guidare il partito reggiano degli Azzurri....

Forza Italia riconferma Nicolini. Blindata la candidatura di Tarquini

Forza Italia riconferma Nicolini. Blindata la candidatura di Tarquini

Forza Italia riconferma per acclamazione il coordinatore provinciale Gianluca Nicolini. Era l’unico candidato a guidare il partito reggiano degli Azzurri. Un risultato che avvicina sempre di più la scelta di Giovanni Tarquini a candidato sindaco unitario della coalizione di centrodestra. Nicolini infatti, così come Roberto Salati (segretario Lega) e ad Alessandro Aragona (coordinatore Fd’I) non ha avuto rivali denotando una compattezza senza eguali nel centrodestra. "C’è grande amicizia e coesione – ha detto Nicolini – Abbiamo ricostruito un nucleo di centrodestra che negli ultimi anni si era sgonfiato. Tarquini? Non è un mistero che ci piaccia un civico moderato. Sicuramente lui un’ipotesi forte. La scelta è vicina, dobbiamo solo decidere insieme come e quando". Con Nicolini è stato eletto il nuovo direttivo che comprende Davide Ganapini (sarà il suo vice), Claudio Bassi, Rudy Bellentani, Renata Bertazzoni, Giacomo Bonini, Corrado Pioppi, Andrea Panciroli, Maurizio Rabotti, Marco Rondani e Manuela Venturi. Eletti anche i delegati al congresso nazionale, oltre a Nicolini e Bassi, anche Mauro Macchiaverna (ex dg di Unindustria), oltre a Pioppi, Luca Vezzani e Alessandro Mattioli (questi ultimi due entrano pure nel consiglio provinciale con Luigi Baldi, Nicola Caccavo, Vito Castellari, Ivo Germani, Elisa Margini, Maddalena Nicolini, Martina Panciroli e Marica Sarati. Unica voce fuori dal coro quella di Fabio Filippi che ha criticato apertamente in un intervento la scelta di Nicolini: "Ha lavorato poco, ci voleva un altro coordinatore", ha detto senza mezzi termini. Nicolini non ha replicato, ha sorriso forte dei numeri messi in tasca. Filippi puntava ad entrare tra i delegati al congresso nazionale, ma soprattutto lavorava per un altro candidato (l’avvocato Nino Ruffini) al posto di Tarquini.

dan. p.