Fotografia Europea si allarga oltre il weekend Obiettivi puntati sul Vecchio Continente

Il tema sarà ’Europe Matters’. Mostre aperte anche il mercoledì e giovedì. Tante sedi espositive, ma non ci sarà Palazzo Magnani

Fotografia Europea si allarga oltre il weekend  Obiettivi puntati sul Vecchio Continente

Fotografia Europea si allarga oltre il weekend Obiettivi puntati sul Vecchio Continente

di Stella Bonfrisco

Fotografia Europea 2023 - con il tema "Europe Matters: visioni di un’identità inquieta" - torna dal 28 aprile all’11 giugno, nell’edizione numero 18, per parlare di Europa e dei popoli che la abitano, per raccontare le sfumature di questa comunità multietnica. Non più tre, ma quattro le giornate inaugurali: dal 28 aprile al 1° maggio, con eventi che andranno ad approfondire gli argomenti proposti dal Festival. A ospitare le mostre – che quest’anno saranno aperte anche il mercoledì e giovedì, oltre a venerdì, sabato e domenica – i Chiostri di San Pietro, Palazzo da Mosto, Chiostri di San Domenico, Palazzo dei Musei, Biblioteca Panizzi, Spazio Gerra e gli spazi del Circuito Off . Mancherà tra le sedi Palazzo Magnani, chiuso per lavori di restauro (dal 13 marzo, per riaprire in autunno con una grande mostra). La direzione artistica del Festival è affidata a Tim Clark, Walter Guadagnini e Luce Lebart. A Palazzo da Mosto trovano posto le opere fotografiche provenienti dalla collezione di Ars Aevi che celebrano la Bosnia Erzegovina: Paese ospite di questa edizione. Ancora le sale dei Chiostri di San Pietro saranno il fulcro del festival, ospitando dieci esposizioni: tra cui Mónica De Miranda con il progetto The Island, Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinni con Güle Güle, Alessia Rollo con Parallel Eyes e Samuel Gratacap, che torna a Fotografia Europea con Bilateral. Ai Chiostri di San Pietro anche progetto fotografico Odesa dell’ucraina Yelena Yemchuk. La mostra storica è ospitata al piano terra dei Chiostri di San Pietro, dedicata a Sabine Weiss, una tra le più importanti voci della fotografia, scomparsa nel 2021 a 97 anni. La mostra ’Sabine Weiss. Una vita da fotografa’ ripercorre l’intera carriera di Weiss, dagli esordi nel 1935 fino agli anni ’80. Ai Chiostri di San Domenico viene poi esposta la mostra dedicata alla committenza che ogni anno il festival affida ad un artista diverso, insieme ai due progetti vincitori della Open Call. La committenza è stata affidata a Myriam Meloni, fotografa italiana che vive e lavora tra Barcellona e Tangeri. A Palazzo dei Musei c’è la mostra ’Un piede nell’Eden. Luigi Ghirri e altri sguardi’ (dal 28 aprile al 25 febbraio 2024, www.musei.re.it ), un percorso dedicato all’elemento naturale a partire dalle ricerche di Luigi Ghirri. La riflessione si allarga poi a Giardini in Europa, rivisitazione della mostra del 1988, curata da Luigi Ghirri e Giulio Bizzarri. Sempre a Palazzo dei Musei arriva Giovane Fotografia Italiana #10 | Premio Luigi Ghirri 2023. La fototeca della Biblioteca Panizzi partecipa al festival con Flashback: una selezione di opere fotografiche esposte durante il l Fotografia Europea 2007. Il festival ripropone la sua declinazione musicale Fotofonia, curata da Max Casacci, produttore e fondatore dei Subsonica. Sul palco di piazza Prampolini durante le giornate inaugurali ci saranno Whitemary, Indian Wells, Spime.im, Alessandro Cortini, Earthphonia Planet. A illuminare la Notte Off, sabato 6 maggio in piazza Casotti, invece, le delicate sonorizzazioni della dj designer Luce Clandestina. Programma completo e informazioni su www.fotografiaeuropea.it