BENEDETTA SALSI
Cronaca

Spezza le costole alla madre: figlio 39enne rinviato a giudizio

È stato rinviato a giudizio dal giudice Dario De Luca un uomo di 39 anni accusato di maltrattamenti in famiglia...

Manifestazione contro la violenza sulle donne

Manifestazione contro la violenza sulle donne

Reggio Emilia, 14 dicembre 2023 – È stato rinviato a giudizio dal giudice Dario De Luca un uomo di 39 anni accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravissime nei confronti della madre settantenne. Violenze pesantissime che sarebbero maturate nell’ambito di liti per la gestione dell’azienda di famiglia e che, stando alle denunce della donna, avrebbero portato anche alla frattura delle costole per l’anziana.

Secondo le accuse della procura il figlio sottoponeva la madre imprenditrice con cadenza quotidiana a umiliazioni sul luogo di lavoro alla presenza dei dipendenti, con frasi del tipo: "Dopo ti sistemo", "non capisci niente", "stupida, cretina, tr... ", nonché a reiterate violenze fisiche: schiaffi al volto, strattoni, pugni alle spalle e alla schiena, calci alle gambe o prese violente per il collo.

La donna – che si è costituita parte civile nel procedimento con l’avvocato Rosanna Beifiori – sarebbe stata anche costretta a subire umiliazioni da parte del figlio, che l’avrebbe costretta a dormire nell’azienda di famiglia invece che a casa.

Non solo. Il 39enne le avrebbe anche tagliato le gomme della macchina, sottratto le chiavi di casa e dell’azienda di cui è proprietaria, ostruiva la serratura della sua abitazione con il silicone, le rompeva spesso il cellulare e distruggeva, in preda ad attacchi d’ira, l’auto, il mobilio e i sanitari della casa della parte offesa. Il figlio avrebbe anche posizionato di nascosto un localizzatore satellitare sull’auto della madre per seguire i suoi spostamenti. Persecuzioni che sarebbero andate avanti dal 2018 fino a ottobre del 2022.

Ma non è finita. Il culmine delle violenze sarebbe arrivato il 13 ottobre del 2022, quando il figlio – secondo le ricostruzioni degli inquirenti – ha preso a calci e pugni la madre, fino a causarle fratture costali multiple bilaterali. Dopo questo episodio l’uomo è stato licenziato dall’azienda di famiglia in cui lavorava.

L’imputato – difeso dall’avvocato Ernesto D’Andrea – nega gli addebiti. Il processo è stato rinviato a marzo, quando comincerà il rito ordinario.