Reggio Emilia, 6 febbraio 2025 – Una frode allo Stato da 100 milioni di euro che vede coinvolte oltre 400 aziende, numero tra l’altro “approssimato per difetto”. Così questa mattina il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Ivan Bixio, ha descritto un giro d’affari esteso su tutta Italia, da Nord a Sud, con base operativa a Reggio.

Operazione Ombromanto
Nell’ambito dell’operazione denominata Ombromanto, oltre 200 finanzieri delle Fiamme Gialle reggiane, su delega della Procura diretta dal dottor Calogero Gaetano Paci, stanno eseguendo perquisizioni locali e personali, finalizzate al sequestro preventivo di beni del valore totale di quasi 70 milioni di euro.
Il sistema si basava sull’emissione spropositata di crediti fittizi poi ceduti alle aziende, creando così un enorme ‘buco’ di tasse pagate allo Stato. A fronte del credito ricevuto, le imprese pagavano una percentuale all’organizzazione.
Società coinvolte e metodi di frode
Il sistema includeva 40 società cartiere e 369 destinatarie delle indebite compensazioni. Uno degli aspetti “più preoccupanti” però, come ha puntualizzato il procuratore Paci, è l’evidente connivenza di 22 professionisti tra notai e commercialisti.
Uno dei metodi di compensazione usato dall’organizzazione è stato fin da subito l’istituto dell’accollo. In sostanza, uno scambio diretto tra aziende: un debito reale nei confronti dello Stato (dicasi tasse) viene ‘saldato’ con un credito fittizio.
Ruolo dei professionisti e indagini
Non potendo sempre agire in questo modo, l’associazione si è reinventata appoggiandosi a professionisti (o sedicenti tali, visto che non tutti erano iscritti all’Albo). Questi ultimi avrebbero operato nella stessa logica di debito e di credito di cui sopra, ma certificando in malafede delle cessioni di rami aziendali.
Coinvolto anche l’uomo delle stelle
Tra i 179 indagati risulta esserci, senza misure né richieste di sequestro da parte della Procura a proprio carico, anche Stefano Cocco, 46enne romano conosciuto anche come "l'uomo delle stelle", critico enogastronomico, editore e protagonista di una sketch comedy "So Wine So Food" andata in onda su Sky. La scorsa estate fu accostato a un possibile acquisto della Salernitana. La sua posizione, secondo gli inquirenti, è quella di uno dei concorrenti esterni dell'associazione, un sorta di anello di congiunzione, intermediario tra i capi del gruppo e le società operative in territorio romano: si sarebbe attivato per far acquistare crediti fittizi dalle società del sodalizio a favore delle beneficiarie, per circa 18 milioni.
Novantuno province coinvolte
Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari di Reggio è stato emesso nei confronti di 87 persone fisiche. Tra i 179 indagati 40 sono residenti in Emilia Romagna (di cui 21 in provincia di Reggio) e 4 invece sono soggetti giuridici (due aziende reggiane, una di diritto tedesco).
Novantuno in tutto le perquisizioni in atto tra le province di Torino, Milano, Roma, Reggio Emilia, Parma, Modena, Piacenza, Bologna, Rimini, Bolzano, Asti, Pavia, Monza, Verona, Perugia, Terni, Firenze, Pisa, Pesaro, Rieti, Frosinone, Pescara, Napoli, Caserta, Benevento, Taranto, Crotone e Trapani.