Fumetti, Diabolik fra Peppone e don Camillo

Un fumetto con la supervisione del figlio di Giovannino Guareschi

Fumetti, Diabolik sfida Peppone e Don Camillo

Fumetti, Diabolik sfida Peppone e Don Camillo

Brescello (Reggio Emilia), 7 ottobre 2017 - Diabolik sfida don Camillo. Accade nella pianura padana. O meglio, nell’imprevedibile mondo del fumetto, dove il celebre ladro in calzamaglia si aggira sul tetto della chiesa, facendo balzare dal letto l’energico pretone. E’ «Un notturno che non fa dormire», asso calato dall’editore ReNoir, che ai personaggi ideati da Giovannino Guareschi sta dedicando una serie detta con le nuvole parlanti. E che ora rilancia con questo incredibile incontro, che ha la supervisione di Alberto, il figlio dello scrittore. I disegni sono di Alberto Locatelli e Marco Villa.

Peppone e don Camillo, il figlio di Guareschi racconta chi erano veramente

«Guareschi era un intellettuale curioso e conosceva il fumetto, compreso il ladro più famoso, Diabolik», afferma Davide Barzi, sceneggiatore e curatore della collana guareschiana di ReNoir. «Lo cita in un volume, ne fa menzione anche nelle avventure del suo personaggio più noto, e visto che pubblichiamo gli adattamenti a fumetti dei suoi racconti, abbiamo fatto un albo speciale, da collezione, dove la copertina di Werner Maresta omaggia una cover di Diabolok, realizzata nel 1963 da Gino Marchesi».

«C’era qualcuno, lassù: un pezzaccio d’uomo pareva uscito da un romanzo a fumetti», scriveva Guareschi. «Tuta nera, guanti neri e un passamontagna nero che gli lasciava scoperti solo gli occhi». Per poi arrivare all’obiettivo: «Ci penso io, disse quella specie di Diabolik».

E arriviamo così al confronto a ridosso del Po. Dove persino la veste grafica strizza l’occhio al lestofante ideato da Angela e Luciana Giussani. Nella quarta di copertina, ecco spiccare la bella protagonista femminile della storia in versione «Lady Cat», bionda e con lo chignon, che ammicca al look di Eva Kant, a lungo spalla di ruberie e compagna di Diabolok.

Ma cosa c'è, nell’intreccio di vignette? La quiete notturna è infranta dall’insistente suono delle campane. Il sindaco Peppone e i frequentatori della Casa del popolo puntano l’indice accusatorio contro don Camillo. Ma anche lui è ignaro di quanto sta accadendo, tanto che si presenta in camicia da notte. Lassù, sul campanile, c’è qualcuno. Una voce femminile e una presenza in calzamaglia accompagnano il lettore verso l’imprevedibile finale. Quasi a sottolineare come il primo cittadino e il prete usciti dalla penna di Guareschi abbiamo colpito l’immaginario collettivo. Per arrivare persino al cuore del fumetto, da sempre regno della fantasia più sfrenata.