Fumo sul treno Reggio Emilia-Guastalla, perdita di gas dentro i vagoni

Il padre di uno studente pendolare: "Il treno si è riempito di fumo all’improvviso"

Il fumo nel treno dei pendolari

Il fumo nel treno dei pendolari

Novellara (Reggio Emilia), 20 febbraio 2019 - «Sembrava di viaggiare in una specie di… camera a gas. Hai voglia a fare prevenzione con le targhe alterne e i blocchi della circolazione per limitare l’inquinamento e i problemi di salute, quando poi devi viaggiare su convogli ferroviari in cui entra il gas di scarico del motore…».

Nuove proteste dai viaggiatori della linea ferroviaria tra Reggio, Bagnolo, Novellara e Guastalla. L’altro pomeriggio alcuni studenti hanno percorso il tratto di ritorno a casa da scuola su un treno in cui entrava gas di scarico. «Si è creato un effetto nebbia, tanto era alta la concentrazione di gas di scarico che entrava nel vagone», spiega un ragazzo che tornava a casa, a Novellara. Alcuni genitori hanno confermato che i ragazzi hanno viaggiato con le porte parzialmente aperte per fare uscire il gas che entrava nel treno. E confermano pure un evidente disagio vissuto dai viaggiatori nel pur breve percorso. «Mio figlio – racconta un genitore – mi ha detto che sembrata trattarsi di un malfunzionamento in qualche impianto. Ma nessuno ha spiegato effettivamente la causa di questa situazione».

Si tratta dell’ennesimo problema che si verifica in quella tratta ferroviaria, troppo spesso interessata da ritardi evidenti, soppressioni di corse, disagi che vengono costantemente riportati dai pendolari, molti dei quali riuniti in un gruppo social su Facebook, su cui vengono aggiornati i disservizi che si verificano periodicamente. Sono diversi i genitori che, anche di recente, hanno dovuto accompagnare i figli a scuola con veicoli propri, per evitare di farli arrivare in ritardo al suono della prima campanella, nonostante il pagamento degli abbonamenti.

Spesso i problemi sono legati a locomotori troppo vecchi, con troppi chilometri alle spalle e non più in grado di essere efficienti, soprattutto in periodo di freddo intenso o in caso di temperature molto elevate.

E il problema del trasporto via treno è evidente anche sull’altra linea, quella tra Suzzara, Guastalla, Brescello e Parma, chiusa nel tratto di Lentigione per i danni provocati dall’esondazione dell’Enza del 12 dicembre 2017. Di recente il Comitato cittadini alluvionati ha incontrato i coordinatori dei lavori in corso a Lentigione, visitando il cantiere. E’ stato riscontrato un lieve ritardo sul manufatto di competenza della Bonifica. Ma Fer è intenzionata a concludere i lavori entro marzo, potendo riattivare l’intera linea ferroviaria in aprile.