Furto sul camion portavalori, due condanne

Nel viaggio Vicenza-Milano sparirono 120mila euro. Inflitti un anno e tre mesi a due guardie giurate, assolto un terzo vigilante

di Alessandra Codeluppi

Due condanne e un’assoluzione per la sparizione di una cifra ingente, 120mila euro in contanti, volatilizzata durante il viaggio attraverso tre regioni italiane, passando per Cavriago. Il tutto in barba ai protocolli rigidi - sigillature e controlli con le telecamere - che contraddistinguono i trasporti di denaro. È nel paese della Val d’Enza che la Procura ritiene sia stato commesso il furto, solo una parte di una più ampia somma, 588mila euro, che era delle Ferrovie dello Stato e che, a partire da Vicenza, doveva essere depositata a Milano. Per il maxicolpo, che sarebbe avvenuto mentre il blindato era nella sede della Coopservice - azienda del tutto estranea alle contestazioni - sono finite a processo tre guardie giurate.

Ieri il giudice Silvia Semprini ha condannato a 1 anno e 3 mesi, pena sospesa, il 68enne Giuseppe Buonasera, residente a Milano e Michele Napoletano, 59enne di Rho (Mi), più una multa di 300 euro. Mentre ha assolto un terzo uomo, il 53enne di Garbagnate (Mi) Michele D’Aloiso.

I tre, dipendenti di un’azienda specializzata, erano stati incaricati del trasporto dei contanti, presi a Vicenza. Nella tratta da Bologna a Paderno Dugnano, durante la sosta alla Coopservice, Buonasera, portato in altezza con la pedana, sarebbe entrato nel cassone e avrebbe prelevato i soldi. Poi, secondo l’accusa iniziale, sarebbe stato fatto scendere dagli altri, insieme a una cassa voluminosa che lo copriva dalle telecamere.

Il furto, datato 31 dicembre 2011, non è andato in prescrizione perché pluriaggravato, per il danno di rilevante entità e l’abuso di prestazione d’opera.

Il pm aveva rimarcato una coincidenza sospetta: "L’unico momento in cui il denaro non era controllato dalle telecamere avviene quando l’equipaggio fa sosta alla Coopservice. A Cavriago si vede Buonasera salire sul camion, pur non avendone bisogno, per scaricare la cassa". Il pm aveva chiesto l’assoluzione per Napoletano, presunto autista ("Non si vede mai nelle manovre") e 3 anni di condanna più 600 euro di multa per gli altri due.

L’avvocato difensore Federica Ghesini aveva chiesto per tutti l’assoluzione, snocciolando falle. "A Vicenza viene rotto un sigillo, ma non si annota la sostituzione: un teste esperto ci ha spiegato che è un’anomalia. A Cavriago, dalle riprese, il 68enne ha qualcosa in mano, ma non si capisce se sia un foglio o una busta. Anche a Milano, chi prende la cassa non si accorge dell’assenza dei sigilli". L’avvocato Ghesini fa sapere che valuterà se impugnare la sentenza.