Gabriele a scuola da Cannavacciuolo

Un 22enne di Cavriago tra i protagonisti del nuovo reality gastronomico in onda su Sky ogni domenica sera

Migration

di Francesca Chilloni

Creatività, precisione tecnica, conoscenza degli alimenti e una passione per la cucina che lo accompagna sin dall’infanzia, quando la nonna (ed il Manuale di Nonna Papera) gli insegnò a preparare i primi manicaretti… Sono gli ingredienti che lo chef cavriaghese Gabriele Gambarelli, nato a Montecchio 22 anni fa, porta nella sfida dell’ Antonino Chef Academy, iniziato domenica su Sky e in programma per sei settimaneogni domenica sera alle 21,15. Gabriele - diplomato all’istituto alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore Terme - è tra i dieci giovanissimi cuochi che si contendono un ambitissimo premio: un posto nella cucina di Villa Crespi, ristorante stellato di Cannavacciuolo.

"Gamba" - come lo chiamano gli amici - ha superato indenne la prima puntata, ma il percorso è lungo e irto di ostacoli. Il reality (produzione Endemol Shine Italy) vede ragazze e ragazzi tra i 18 e i 23 anni seguire le lezioni dell’irresistibile chef Antonino, per poi superare prove teoriche e pratiche di difficoltà crescente. Immancabili, anche in questa terza edizione, ospiti d’eccezione: sommelier e cuochi, pasticceri e food designer, birrai ed esperti di nuove tendenze culinarie. Per "Gamba" la cucina è "passione, tecnologia, un gesto d’amore". Di sé racconta che "ho toccato la mia prima padella a 5 anni grazie a mia nonna Claudia": la mamma, infatti, è la nota parrucchiera Patty. Già a 10 anni il ragazzo aveva capito che la sua passione per la cucina sarebbe diventata un lavoro e dopo il diploma ha seguito svariati corsi e ha avuto diverse esperienze lavorative.

È "legato alle tradizioni emiliane ma anche un grande amante e della cucina moderna". Il primo piatto che ha imparato a fare è "la pasta fresca" ma ha sperimentato attrezzature e tecniche particolari, come l’uso dell’azoto liquido. Ama "unire la tradizione italiana con le culture enogastronomiche del mondo, creando nuove associazioni di sapore". Gambarelli è un ragazzo simpatico, umile e volenteroso, ma anche con una personalità decisa.

Il suo più grande pregio? "L’allegria". Difetti? "Sono smemorato e ansioso", ammette. Presentandosi al pubblico e agli altri sfidanti, ha spiegato chef Cannavacciuolo di provenire "da Reggio Emilia, e più precisamente da Cavriago, paese di Orietta Berti". Alla reazione divertita del maestro, ha chiesto che, tra tutte le prove, "non chiedetemi di cantare mentre sono ai fornelli". Tra sushi e pizza, preferisce il piatto italiano ma quello che in assoluto preferisce è il "Filetto alla Wellington", nonostante abbia fatto un disastro la prima volta che lo preparò. E reagisce con ironia alle provocazioni: "Se un cliente mi chiede una carbonara con la panna, gliela faccio ma poi si merita degli insulti!". Tantissimi gli amici e i concittadini che tifano per lui, incoraggiandolo e facendo scongiuri.