Galliani, uno scultore a casa di Michelangelo

Le opere dell’artista ’dialogheranno’ con quelle del grande Buonarroti ad Arezzo, la sua prima dimora. Domenica l’inaugurazione

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di Mariagiuseppina Bo

L’artista scultore, Michelangelo Galliani, suggella un bel successo: le sue opere ’dialogheranno’ con Michelangelo Buonarroti, uno dei tre massimi esponenti del Rinascimento, insieme a Leonardo e Raffaello. Non solo, saranno in relazione anche con altri esimi esponenti della scultura italiana, ad esempio, Antonio Canova. Senza timore di un confronto. Anzi, con una bella relazione fra l’attualità e il passato, che Galliani, riecheggia nelle sue forme e coniuga alla contemporaneità ed allo sperimentalismo.

All’interno del castello di Caprese ad Arezzo, dove nacque Michelangelo Buonarroti, il 6 marzo 1475, sua prima dimora, dal 22 agosto al 26 settembre, è allestita la mostra personale dello scultore Michelangelo Galliani, "Vertigo". Promossa dal comune di Caprese Michelangelo e dal museo casa natale: "Michelangelo Buonarroti", con Cris Contini Contemporary e Galleria delle Arti. L’esposizione si snoda negli spazi racchiusi dentro l’antica cinta muraria: palazzo Clusini, la corte alta e l’antica piazza d’armi, ora giardino per le sculture, un terrazzo che si apre sull’alta valle del Tevere, "la Valle Museo", terra patria di Piero della Francesca, vissuta dal giovane Raffaello.

Michelangelo Galliani espone 15 opere, che vanno dagli anni Duemila ad oggi, con alcuni inediti, tra cui "Vertigo", scultura in marmo nero marquinia e acciaio inox, che dà il titolo all’esposizione. Fra le sculture di Galliani ci sono anche lavori di piccolo e medio formato, che sono inseriti nelle teche di vetro e acciaio di palazzo Clusini, in dialogo con le sculture di Emilio Greco, Vincenzo Gemito, Medardo Rosso e Antonio Canova. Nella Corte Alta, ora sede di una corposa gipsoteca di opere di Michelangelo Buonarroti, nel giardino sono presenti le sculture di grande formato come "Lassù" (2016) e "Vergine degli inganni" (2014).

Come scrive il critico Pasquale Lettieri, le opere di Galliani, esprimono uno "spessore paragonabile ai nomi mitici della storia dell’arte e pochi sono i continuatori che permettono di transitare tale potente forma espressiva". Michelangelo Galliani sa unire le forme della classicità alla sperimentazione estrema, indagando la Storia, rapportandosi ai grandi artisti che l’hanno scritta. Visite fino al 26 settembre; tutti i giorni:9.3013.00 e 1518.30. È consigliata la prenotazione. Info: +39 0575 793776; info@casanatalemichelangelo.it; www.casanatalemichelangelo.it.