REGGIO EMILIA
74
TRAPANI
88
UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Winston 21 (6/8, 1/3), Barford 13 (4/10, 1/4), Vitali 8 (2/3 da 3), Chillo, Faye 8 (4/6); Gallo (0/1 da 3), Gombauld 14 (4/9), Smith 8 (1/4, 2/2), Grant (0/2, 0/1). Ne: Cheatham, Fainke. All.: Priftis
TRAPANI SHARKS: Robinson 18 (5/7, 1/5), Galloway 16 (1/4, 4/10), Petrucelli 14 (1/2, 3/4), Alibegovic 12 (3/5, 2/5), Horton 14 (7/14); Rossato 6 (2/4 da 3), Yeboah 3 (0/1, 1/2), Gentile 2 (1/1, 0/1), Pullazi 3 (1/1 da 3). Ne: Notae, Pleiss, Mollura. All.: Repesa
Arbitri: Bartoli, Wassermann, Almerigogna. (21-27; 41-40; 60-66)
Arriva un’altra sconfitta per la Pallacanestro Reggiana, in una preseason che sembra ‘stregata’ e che adesso conta un solo successo e ben quattro battute d’arresto. Questa volta a far piangere Vitali e compagni è Trapani che a Ponzano Veneto (Treviso) si impone per 88 a 74, con 16 punti dell’ex Galloway e 18 di Robinson. La prestazione della squadra di Priftis è stata in altalena, perché dopo un primo quarto in cui gli avversari si sono portati avanti grazie alle ottime percentuali dall’arco, i biancorossi hanno avuto una bella reazione e sono andati all’intervallo avanti (41-40). Una reazione frutto soprattutto delle giocate di Gombauld (già in doppia cifra dopo 20’) e ai 4 assist di Barford.
Poi però si è ripresentato il solito ‘black-out’ nel terzo quarto e, complici le triple di Galloway, la Unahotels è andata fuori giri e la rincorsa dell’ultima frazione – ispirata soprattutto da Winston e Smith – non ha portato all’aggancio sperato.
Oggi alle 17 si torna di nuovo in campo (con la vincente di Trento/Treviso), ma l’ultimo appuntamento prima del debutto in campionato – che avverrà al ‘PalaBigi’ sabato 28 alle 19,30 contro Trento – sarà nel prossimo fine settimana, quando i biancorossi parteciperanno al quadrangolare di Lecco.
Nella prima ‘semifinale’ i biancorossi dovranno vedersela con Varese, guidata da Mannion, e poi il giorno successivo (a seconda dei risultati) con una tra Tortona e Treviso. In quell’occasione coach Priftis spera di avere finalmente a disposizione Cheatham, l’ala grande ‘tiratrice’ che potrebbe aiutare parecchio la squadra a trovare le giuste spaziature in attacco (attirando almeno un lungo avversario fuori dall’area per contestargli le conclusioni da tre punti) e dare comunque un po’ di intimidazione in difesa dall’alto dei suoi 208 cm.
L’ex Pesaro non ha certamente il talento di Hervey o la classe di Lavrinovic, ma può essere oggettivamente un elemento importante in un ingranaggio che dovrà funzionare all’unisono per rispettare le attese e le aspettative del gm Coldebella e della proprietà.
f.p.