Gallusi protagonista alla Parigi-Roubaix

Centralinista del Comune, 49 anni e non vedente, insieme all’amico Daniele Riccardo aveva partecipato anche al Giro delle Fiandre

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Nuova avventura in bici per Graziano Gallusi, 49 anni, non vedente che lavora come centralinista al municipio di Luzzara. Il suo handicap visivo non ha mai fermato la passione per la bicicletta. E dopo aver affrontato tante gare e prestazioni in bici, ovviamente in tandem con compagni normodotati, nei giorni scorsi ha voluto provare l’esperienza della Parigi-Roubaix, una manifestazione parallela alla celebre gara ciclistica, in cui migliaia di cicloamatori mirano all’arrivo al traguardo fissato al velodromo di Roubaix.

Graziano ha affrontato questa esperienza con Daniele Riccardo, cicloamatore varesino: insieme avevano già partecipato al Giro delle Fiandre. In tutto due corse per complessivi 332 chilometri.

L’idea di partecipare al Giro delle Fiandre risale a un paio d’anni fa, ma l’emergenza sanitaria Covid aveva cambiato i piani dei due ciclisti. E così Graziano si è cimentato in altre manifestazioni, cogliendo ora l’occasione di coronare un sogno.

"È andata bene, anche nei tratti più difficili – hanno dichiarato i protagonisti dell’impresa a Varese Sport, subito dopo il traguardo – e non ci sono stati problemi. Siamo andati avanti con il nostro passi, entrando nel velodromo di Roubaix per goderci il nostro momento". "Graziano mi ha subito detto che avevo vinto la mia scommessa e che senza di me non ce l’avrebbe mai fatta. Io dico però – le parole di Daniele – che invece senza di lui non ce l’avrei mai fatta".

"Di sicuro avrei potuto correrla per conto mio, ma portare a termine una corsa del genere senza di lui non sarebbe stata la stessa cosa – aggiunge –. È stata una soddisfazione incredibile e, insieme al pacco gara, ci hanno dato un pezzettino di Pavé: non sarà il trofeo del vincitore della corsa dei professionisti, ma possiamo dire di aver conquistato una Parigi-Roubaix". Graziano Gallusi da tempo partecipa a manifestazioni ciclistiche in giro per l’Europa. Ora per lui ci sarà un po’ di riposo, in attesa della prossima avventura, in sella al suo amato tandem.

Antonio Lecci