Gambizzato nella rapina: "La mia vita non sarà più la stessa, ma tornerò a camminare"

Parla Achille Molinaro, il benzinaio di 53 anni colpito alle gambe durante il raid: "I miei concittadini sono stati straordinari"

Reggio emilia, 23 settembre 2022 - "Sicuramente è un’esperienza che ti segna. La mia vita non è e non sarà, probabilmente, più la stessa da quella sera del 12 di settembre". Achille Molinaro, 53 anni, benzinaio residente alla Veggia, i segni di quella serata trascorsa sul filo del rasoio li porta ancora adesso: sono due stampelle e una ginocchiera che gli immobilizza la gamba sinistra, ‘ricordo’ dell’unica pallottola andata a segno delle tre esplose da un malvivente nel tentativo di rapinarlo. Molinaro infatti, alle 20,40 di quel lunedì sera ‘indimenticabile’, era intento a depositare l’incasso di giornata dell’Ener Fuel, la stazione di benzina dove lavora, distante poche centinaia di metri da casa sua e dalla filiale della Bper in centro a Veggia dove tutto è successo, ma già in territorio modenese.

La vittima della rapina, è tornato a casa in stampelle dopo l’operazione al ginocchio
La vittima della rapina, è tornato a casa in stampelle dopo l’operazione al ginocchio

Il 53enne, mentre stava depositando alla cassa continua i soldi è stato violentemente avvicinato da un malvivente arma in pugno che gli ha intimato di consegnargli l’incasso. La vittima ha reagito e ne è nata una colluttazione. Il rapinatore ha risposto sparando alcuni colpi di pistola, uno di quelli ha colpito Molinaro al ginocchio. Per tutto questo è finito in carcere un 28enne, di Sassuolo, mentre si cerca ancora il complice che lo stava attendendo in auto.

"È una piccola soddisfazione. Essere felici è una parola molto grossa – riprende la vittima, cadenza lenta e modi di fare cordiali e gentili –. Diciamo che c’è il sollievo di vedere che la giustizia fa il suo corso e che a questa è stato assicurato chi mi ha sparato quella sera".

Molinaro abita nel seminterrato di un piccolo complesso di villette poco fuori dal centro di Veggia. Lo conoscono tutti in paese e pure fuori, visto che la stazione di benzina dove lavora da almeno sei anni è altamente frequentata proprio per la sua posizione strategica: "I miei concittadini sono stati straordinari – prosegue Achille –. La dimostrazione di affetto, anche da parte dei clienti della stazione e dei miei colleghi sono state tante: impagabile. Sicuramente rende meno pesanti queste giornate".

Molinaro dopo essere stato operato all’ospedale di Baggiovara ha trascorso un breve periodo di convalescenza al nosocomio di Sassuolo (dove era stato immediatamente ricoverato dopo il ferimento) e da qualche giorno è tornato a casa.

«Non avrò strascichi dal punto di vista della deambulazione – spiega –. Al momento mi sto sottoponendo alla rieducazione e mi devo armare di tanta, tanta pazienza".

Di quella terribile serata parla malvolentieri, ma alcune cose le dice, il 53enne: "Mi hanno ‘tenuto dietro’. Sapevano i miei spostamenti. Il gesto di andare a depositare l’incasso di giornata era qualcosa che facevo in continuazione, quasi un riflesso condizionato. Mai e poi mai mi aveva sfiorato l’idea che qualcuno potesse tentare di rapinarmi".

"Ma la cosa più incredibile – prosegue – è che questa cosa è stata fatta senza il minimo scrupolo, alla luce del sole, visto che all’ora dei fatti ci si vedeva ancora, davanti a tante persone: quelli seduti sulle panchine e i clienti del bar di fronte alla banca. Io di questo ancora non riesco a capacitarmi".

Ieri mattina il 53enne è ritornato sul luogo dell’accaduto accompagnato dai carabinieri.

Molinaro vive da solo, non ha moglie né figli. Ma ha due cani che gli fanno compagnia e di cui si prende cura: "Cerco di portarli fuori come facevo prima – conclude –. Anche se, nelle condizioni in cui sono, la passeggiata è necessariamente un po’ più corta".