"Garante dei detenuti? I problemi del carcere sono altri, il Pd ascolti"

È polemica sulla delibera per Coalizione Civica arrivata "senza poterne discutere"

Si apre la polemica in consiglio comunale sul nuovo garante locale dei detenuti. I consiglieri di Coalizione civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli ritengono infatti che tale deliber sia arrivata "senza possibilità di discussione". Proseguono poi riportando ciò che è emerso dal loro confronto con chi il carcere, tra lavoro, volontariato e detenzione, lo vive ogni giorno. "Mancano gli educatori – elencano –, i percorsi di lavoro, il personale è insufficiente, c’è carenza di locali per svolgere attività e per l’incontro dei detenuti con le famiglie e poi manca l’acqua calda e il carcere è sovraffollato". Urgenze che, riferiscono sempre i consiglieri, sono state segnalate ma "l’obiettivo del Pd è nominare nel più veloce tempo possibile una persona con compenso pubblico" che equivale "al 25% dello stipendio lordo di un assessore, cioè ad oggi 10mila euro lordi all’anno". Il gruppo di Coalizione civica ha quindi proposto di abbassare il compenso a 6mila euro lordi annui, oltre a chiedere che il garante relazioni due volte l’anno in commissione pubblica ai consiglieri comunali e cittadini sulla situazione del carcere: istanze respinta. Nel frattempo ogggi in municipio l’assessore al Welfare Daniele Marchi ha incontrato oltre 20 realtà istituzionali e associative, che a vario titolo operano nell’ambito dell’esecuzione penale, per sviluppare nuove sinergie e progetti anche in vista dell’arrivo del garante previsto in autunno. "La riforma Cartabia apre a prospettive di grande interesse sulla giustizia riparativa come nuovo paradigma – ha detto Marchi – vogliamo essere pronti per questa sfida".