Gasparri va all’attacco: "Dalla Anm un intervento fuorviante e oltraggioso"

Il comunicato dell’Ordine degli Avvocati di Reggio sulle rivelazioni di Roberto Pennisi, ex magistato antimafia che aveva parlato di indagini non svolte nel processo Aemilia, continua ad essere al centro delle polemiche. "L’intervento di ANM sulla polemica insorta a seguito della diffusione del documento redatto dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Reggio è fuorviante e oltraggioso - scrive Maurizio Gasparri (Fi), vicepresidente del Senato -. Fuorviante, poiché sposta l’attenzione dal suo reale significato, vale a dire il richiamo all’imparzialità della magistratura. Oltraggioso, laddove descrive l’iniziativa degli avvocati reggiani come una forma di delegittimazione della lotta alla criminalità organizzata che contribuisce ad affermare il fenomeno mafioso. Ebbene, tutto ciò è mosso dalla pretesa di negare il dirittodovere di esprimere liberamente il proprio pensiero e di invocare il dovere della magistratura di compiere indagini in modo incondizionato ed ampio". Gasparri ricorda la vicenda Palamara e il trasferimento d’ufficio di Mescolini. "Emergono in modo chiaro dubbi grandi di mancata indagine a sinistra come dichiarato da Pennisi - conclude Gasparri –. Palese verità se si pensa che a Reggio Emilia da oltre settant’anni governa in solitudine la sinistra".

Su un fronte opposto l’associazione “Reggio Diritti e Libertà”, per la quale l’intervento dell’Ordine degli Avvocati "si colloca ’di fatto’ nella campagna politica che la Destra ha promosso dal 2020, finalizzata a realizzare un nuovo processo Aemilia. Questa campagna ha lo scopo di delegittimare i risultati del processo Aemilia, considerati invece, nel 2022, decisamente positivi dalla Relazione della Cassazione sull’Amministrazione della Giustizia. L’associazione ’Reggio Diritti e Libertà’ sostiene ogni iniziativa che possa far luce sui rapporti passati, attuali e futuri tra organizzazioni mafiose ed esponenti politici, ma considera inaccettabile che l’Ordine degli Avvocati, scrivendo di possibili indagini non svolte, non citi le dichiarazioni del Procuratore Roberto Alfonso, che ha escluso nella maniera più assoluta che ci fossero contrasti tra Mescolini e Pennisi sulla posizione di esponenti politici di centrosinistra. Siamo ben consapevoli che ci sono state infiltrazioni della ‘ndrangheta nella politica del reggiano". ’Reggio Diritti e Libertà’ auspica "il ’rilancio’ dell’impegno della Consulta della Legalità per attuare una riflessione seria anche sul tema del rapporto tra mafia e politica".