CESARE CORBELLI
Cronaca

Gelato al gusto erbazzone: “Ingredienti? Gli stessi. Ed è già super richiesto”

L’invenzione di Noè Pinetti (che ha studiato con Iginio Massari) e Martina Gherri. A ‘La Carapina’ di Rivalta: “Abbiamo chiesto di certificarci per avere l’esclusiva”

Arriva il gelato a gusto erbazzone. A destra il 21enne montecchiese Noè Pinetti

Arriva il gelato a gusto erbazzone. A destra il 21enne montecchiese Noè Pinetti

Reggio Emilia, 9 agosto 2024 – Un bel gelato fresco, sicuramente, aiuta ad alleviare il caldo di questi giorni. E se ci venisse improvvisamente nostalgia di un bel pezzo di erbazzone? Niente paura! Le due cose si possono conciliare. Non è uno scherzo, ma la proposta della Gelateria La Carapina di Rivalta, in via Glauco Garlassi, dove potete gustare per davvero un gelato al gusto erbazzone. Una delle tante novità che ha già riscosso grande successo, frutto dall’estro del giovane titolare, il 21enne montecchiese Noè Pinetti, ancora fresco di scuola di alta formazione a Brescia al fianco di Iginio Massari, e della sua amica nonché braccio destro, Martina Gherri, anch’essa montecchiese. Una gelateria innovativa che non tralascia la tradizione, senza uso di semilavorati industriali e che cerca di valorizzare i prodotti del nostro territorio, fornendosi da aziende agricole locali, per poi proporre gusti del tutto nuovi.

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“Il nostro gelato all’erbazzone – dice Noè – rispecchia totalmente la ricetta tradizionale reggiana, infatti ci sono tutti gli ingredienti: spinaci, bietole, ricotta matta, pasta brisè con lardo, soffritto con burro, scalogno e cipolla, Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi, per ricreare, sotto forma di gelato quello che è uno dei più grandi vanti del nostro territorio”.

Un’invenzione da brevettare!

“Infatti, in questo momento abbiamo chiesto appunto anche di certificarci come inventori del gelato all’erbazzone, in modo che potremo avere l’esclusiva. Siamo molto fieri di essere riusciti a interpretare una ricetta tradizionale salata tramutata in un gelato. All’inizio magari qualcuno guardava con diffidenza questa novità, ma ora è super richiesto”.

Per completare il quadro della reggianità mancano i gusti al Parmigiano-Reggiano e al Lambrusco.

“Già fatti entrambi! Ma non ci fermiamo qui; abbiamo già il gelato al biscotto reggiano, fatto da crema e sbrisolona e a breve usciremo con un nuovo gusto, che per il momento teniamo segreto, legato alle tradizioni contadine della nostra terra”.

Oltre ai prodotti tipicamente reggiani, ci saranno sicuramente altre specialità italiane.

“Certamente! Abbiamo già sperimentato il gusto al passito di Pantelleria e al vin santo pistoiese con i brigidini di Lamporecchio. Poi ogni domenica, da giugno a settembre, proponiamo una colazione tipicamente siciliana con granita e brioche sfornata calda col tuppo, tutto rigorosamente di nostra produzione”.

Senza scordarsi degli amici a quattro zampe.

“Con un nutrizionista cinofilo abbiamo studiato due ricette apposite per i gusti crema e fiordilatte; al posto del saccarosio mettiamo il fruttosio, poi ci sono altre piccole varianti. È una cosa molto apprezzata e molti prendono la classica vaschetta come cena per i loro cani”.