Reggio Emilia, genitori disperati. "Nostro figlio arrestato, la scelta giusta"

Ha 17 anni ed è stato fermato dopo una raffica di furti. "Meglio intervenire ora per cercare di invertire la rotta. Già avviate le pratiche per andare a trovarlo"

Il ragazzo si trova ora nel carcere minorile del Pratello a Bologna

Il ragazzo si trova ora nel carcere minorile del Pratello a Bologna

Reggio Emilia, 6 agosto 2019 - «Da padre non posso di certo esultare per questa notizia: si tratta pur sempre di un figlio che va in carcere. Ma ringrazio i carabinieri e il pm di turno: questa volta è stata fatta la scelta giusta». A parlare è il genitore del giovane 17enne di origini russe, adottato da una coppia reggiana, che mercoledì scorso è stato arrestato a Comacchio dai carabinieri, per un furto d’auto. Assieme alla moglie, l’uomo negli scorsi giorni sulle nostre pagine aveva fatto un lungo appello. «Ha avuto un’infanzia difficile - le loro parole - e da quando è arrivato, dieci anni fa, non siamo riusciti a cambiarlo. Negli ultimi tempi tra spaccio, cannabis e minacce agli insegnanti la situazione era diventa insostenibile: così decidemmo di denunciarlo a dicembre al Tribunale dei Minori».

E dopo il trasferimento nei servizi sociali a Reggio, la situazione era precipitata: «Fughe e i primi reati, tra furti di scooter e soprattutto auto, con cui aveva creato un grosso incidente. Ma erano tutte fattispecie che i pm non ritenevano tali per l’arresto». Così arrivò la disperata richiesta: «Chiediamo di arrestarlo - avevano sentenziato -. Meglio recuperare ora, che finire in un carcere per adulti ai 18 anni e non riprendersi più. Si tratta solo di acquisire consapevolezza. E per farlo va accompagnato».

E così è stato a Comacchio. Con il pm di turno che questa volta, visti gli appelli dei genitori, ha convalidato l’arresto: «Si trova al carcere minorile di Bologna ora - continua il papà (di cui manterremo l’anonimato) -. Abbiamo già organizzato le carte per andarlo a trovare, dato che non lo vedevamo da un po’ di mesi ormai. Non so ancora bene cosa dirò una volta là. Ma so che questa è la scelta migliore, per la sicurezza di tutti, e soprattutto per lui». Prima di concludere: «Siamo lieti che i nostri appelli abbiano avuto riscontro. Ora inizia la strada più difficile, sia per noi che per nostro figlio».

s. c.