
"Gentile Proprietario, come vedrà accanto a Lei sono evidenti le opere di riqualificazione del quartiere Santa Croce. Adesso manca Lei!!. Il Comitato le chiede almeno di tinteggiare e riqualificare le facciate dei Suoi immobili. Fiduciosi, la salutiamo!". Firmato ‘Comitato Ascoltare Santa Croce’. E’ questa l’ultima, incisiva, iniziativa del Comitato che così tanto ha contribuito, e tuttora lo fa, a rendere uno dei quartieri più ‘problematici’ della città, un luogo tutto sommato vivibile. Questo cartello è comparso nei giorni scorsi sulle saracinesche abbassate di un capannone dismesso di viale Ramazzini: quello che ospitò il Maffia, noto locale in voga negli anni ’90 e 2000 e oggi in completo abbandono.
"Il tema è semplice. Noi come cittadini abbiamo incalzato l’Amministrazione comunale a investire forte su Santa Croce, per renderlo un quartiere in cui attrarre anche investimenti importanti. Ma è giusto che tutti facciano la loro parte – spiega Stefano Buffagni, portavoce di Ascoltare Santa Croce -. Il pubblico, inteso come istituzioni pubbliche, nel corso degli anni ha saputo dimostrare coi fatti un’attenzione particolare per questo quadrante della città. Dagli investimenti sul Parco Innovazione, sino alla riapertura di Viale Ramazzini, con il passaggio livello, e la riapertura di un varco che ci conduce sino a viale Regina Margherita, oltre alla ristrutturazione dell’ex Mangimificio Caffarri, di notevole qualità. Segnali importanti che vanno riconosciuti doverosamente".
"Non solo, anche noi proprietari che viviamo nel quartiere– prosegue Buffagni - in base alle nostre possibilità e volontà, con i vari bonus a disposizione, abbiamo investito per migliorare il decoro del quartiere, anche con la raccolta rifiuti presenti nel quartiere. Ma qualche privato, è evidente, la sua parte non la sta facendo".
E qui si torna, appunto, a viale Ramazzini: "Tutti i capannoni che insistono sul viale, sino al Tecnopolo, sono in condizioni pressoché impresentabili: non è che chiediamo una ristrutturazione in grande stile, ma almeno delle facciate presentabili". Nicola Bonafini