Gessi Triassici patrimonio dell’umanità

Domani un incontro sulla candidatura presentata all’Unesco .

Gessi Triassici  patrimonio  dell’umanità

Gessi Triassici patrimonio dell’umanità

I Gessi Triassici e la candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco sono protagonisti dell’incontro organizzato dal Parco nazionale dell’Appennino, domani alle 21 a Costa dei Grassi, nei locali del Circolo. Incontro che fa seguito alla visita, dello scorso autunno, dei valutatori dell’Unesco.

"Per l’Alto Appennino reggiano stiamo parlando della candidatura conformazioni geologiche che, nel loro complesso, costituiscono il primo e più studiato carso evaporitico del mondo – spiega Robertino Ugolotti, consigliere del Parco nazionale dell’Appennino -. Con la peculiarità che la nostra Riserva di Biosfera Mab Appennino al suo interno custodisce entrambi i tipi evaporiti, quelle più antiche, triassiche, e quelle più giovani messiniane. Se questo riconoscimento Unesco si tramuterà in realtà potremo avere una straordinaria opportunità per questi territori che, di fatto, sarebbero conosciuti nella rete mondiale dell’heritage".

All’incontro, oltre a Ugolotti, parteciperanno Emanuele Ferrari e Chiara Borghi (Comune di Castelnovo); Fausto Giovanelli e Alessandra Curotti (Parco Nazionale ); il Gruppo Speleologico e Paletnologico Chierici di Reggio. Oltre ai gessi della Valle del Secchia, sono sette i siti interessati nelle province di Reggio, Bologna, Rimini e Ravenna, nelle zone di Alta Valle Secchia, Bassa Collina Reggiana, Gessi di Zola Predosa, Gessi Bolognesi, Vena del Gesso Romagnola, Evaporiti di San Leo, Gessi della Romagna Orientale.

Settimo Baisi