Giareda, Rabotti conquista il trofeo della poesia dialettale

Ha trionfato con “Dop dû ànn...” ispirato dall’attualità della pandemia e della guerra.. Oggi ultimo giorno della festa

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E’ il poeta vettese Savino Rabotti il vincitore del concorso di poesia dialettale “La Giarèda”, giunto alla 43ª edizione. Venerdì la Sala del Tricolore ha ospitato la cerimonia di premiazione del tradizionale appuntamento riservato ai poeti che tengono vivo il dialetto reggiano. A fare gli onori di casa l’assessore alla cultura Mariafrancesca Sidoli, con le letture di Franco Ferrari, lettore ufficiale del Centro studi sul Dialetto reggiano di Albinea.

Rabotti, originario di Castellaro di Vetto d’Enza, è stato premiato dalla commissione per il componimento intitolato “Dop dû ànn...”, dal tema molto attuale visto che tratta della pandemia e della guerra in Ucraina.

Classe 1935, Rabotti ha all’attivo diversi libri, tra cui il Vocabolario dialettale della Val Tassobio, e ha creato anche un sito internet con video che permettono di conoscere la corretta pronuncia dei termini dialettali.

Il secondo premio della classifica assoluta è stato assegnato alla poesia “Strêda” di Enza Istelli, un viaggio tra l’asfalto, la memoria e la storia dei nostri territori.

Al terzo posto la poesia “La Val ed N’valêra” di Maura Bartoli.

Segnalazioni speciali anche per le poesie “Al leder” di Franco Zanichelli e “Gâra ed försa” di Annalisa Bertolotti.

Oggi, ultimo giorno della Giareda, alle 21 nel Chiostro Minore di corso Garibaldi 44 canti laici e religiosi con il Coro Civico di Guastalla. Mercato e stand in corso Garibaldi, piazza Roversi e via Emilia Santo Stefano. Ingresso alla Basilica dalle 7.10 alle 12.30 e dalle 16 alle 21.30.