
L’intervento della Croce Rossa per soccorrere la donna accoltellata dall’ex
Reggio Emilia, 4 dicembre 2024 – "Io l’ho visto domenica sera e in compagnia di una ragazza ma non so chi fosse. Ero appena rientrato a casa e ci siamo salutati velocemente. È stato uno choc apprendere che si trattava proprio di lui: nessuno di noi, di chi lo conosce da anni se lo sarebbe mai aspettato".
Erano sconvolti, ieri, i vicini di casa del 41enne arrestato per tentato omicidio dopo aver accoltellato la ex fidanzata a Guastalla, lunedì mattina. Nessuno – affermano – si sarebbe mai aspettato un gesto del genere da parte dell’uomo, descritto come mite e con una vita all’apparenza tranquilla: un lavoro in un’azienda di Nonantola (in provincia di Modena), nessun figlio e tanti amici. Nessuno dei vicini di casa, seppur il 41enne vivesse in quella palazzina di Gaggio di Castelfranco, nel Modenese, da una decina d’anni aveva mai visto o conosciuto eventuali compagne dell’uomo. E neppure ne aveva parlato delle sue relazioni, essendo una persona comunque molto riservata.
"Ci si fermava spesso a parlare, a fare quattro chiacchiere – afferma un vicino. Come si dice in questi casi: per tutti era un bravo ragazzo, tranquillo. Abbiamo fatto tante cene insieme con il condominio e ci siamo tutti rimasti male nell’apprendere il gravissimo gesto che ha commesso; non ce l’aspettavamo".
L’uomo spiega di averlo visto l’ultima volta domenica sera. "L’ho incrociato due volte e di recente, l’ultima domenica, mentre usciva dalla cantina e io entravo in ascensore. Era con una donna ma non so se fosse lei, la ragazza ferita. Con me, sinceramente, non ne aveva mai parlato eppure si parlava di tutto: di viaggi, lavoro ma mai di relazioni. Erano più che altro – conclude il vicino di casa dell’uomo – chiacchiere di vicinato e per tutti noi era una persona tranquilla. Almeno fino a quello che è successo nella giornata di ieri".
Il 41enne modenese è ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio, dopo essere stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto. I carabinieri, infatti, lo hanno ammanettato dopo una rocambolesca fuga sulla Nuova Estense, strada nel modenese. Ha cercato di fuggire viaggiando a tutta velocità per oltre cinque chilometri, fino a che non si è visto costretto ad arrestare la corsa. "Abbiamo ricevuto notizia dell’intervenuta nomina a difensore di fiducia unicamente nella tarda serata di ieri e ancora ad oggi non abbiamo potuto conferire con il nostro assistito, cosa che potremo fare unicamente nella giornata di domani – affermano i legali difensori, gli avvocati Guido Sola e Giorgia Menani –. Attendiamo la fissazione dell’udienza di convalida del fermo anche per poter iniziare a mettere a fuoco cosa possa essere effettivamente accaduto".