Giovanelli striglia i fungaioli: "Giusto multare"

Non solo l’episodio del recente sequestro di funghi, ma anche gli interventi del Soccorso Alpino: "La montagna richiede rispetto"

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Appello ai ‘naviganti’ dei boschi, impegnati nella ricerca ossessiva di funghi, due i consigli fondamentali: prudenza e conoscenza del territorio per evitare di mettere in moto l’esercito dei soccorritori; essere in possesso del tesserino e rispettare le regole affinché, dopo tanta fatica, non partano sequestri dei funghi raccolti nè multe dalle guardie preposte. "Il Parco ha avuto un atteggiamento permissivo, ma le regole vanno rispettate – afferma il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Fausto Giovanelli – e chi non le rispetta danneggia un bene comune. I funghi appartengono al territorio, non si può fare strage di un patrimonio che appartiene a tutti. Trovo assolutamente giusto che, per chi trasgredisce le regole, ci siano sanzioni e sequestro dei funghi. Regole e limiti sono imposti in tutte le attività che appassionano, dalla pesca alla caccia". Quest’anno la campagna di raccolta funghi è iniziata tardi a causa dell’eccessiva siccità dell’estate appena trascorsa, però già a fine settimana scorsa, primo weekend che ha messo in moto i fungaioli, si sono verificati i primi inconvenienti: domenica scorsa è stato allertato per ben tre volte il Soccorso Alpino sezione Monte Cusna per due cercatori di funghi infortunati o colti da malore; sull’altro versante, ossia quello del mancato rispetto delle regole, Carabinieri forestali e guardie hanno sequestrato un sessantina di chili di porcini e sanzionati i diversi ‘fungaioli’ non in regola.

Prosegue il Presidente del Parco, Giovanelli: "La montagna non è di tutti o di nessuno. E’ bene che i cercatori di funghi, prima di entrare nei boschi, si preoccupino di avere un tesserino di autorizzazione, reperibile nei bar altre attività in tutti i paesi dell’Appennino e anche della bassa. Fra l’altro i tesserini hanno un prezzo modico per cui non fale la pena si rischiare 300 euro di multa. Proseguendo nel pieno della stagione, i ‘fungaioli’ saranno sempre più numerosi e l’invito è quello del rispetto delle regole e rispetto dell’ambiente". Certe cose non accadono solo nell’Appennino reggiano: ieri tre interventi di soccorso, uno nel parmense e due nel piacentino".

Settimo Baisi