Giovani e abuso di alcol I ragazzi del Canossa studiano il fenomeno Premiati dalla Lilt

La scuola reggiana arriva seconda nel format regionale "Debate" .

Giovani e abuso di alcol  I ragazzi del Canossa  studiano il fenomeno  Premiati dalla Lilt
Giovani e abuso di alcol I ragazzi del Canossa studiano il fenomeno Premiati dalla Lilt

Una gara. O meglio: un vero e proprio dibattito a suon di tesi, studiate e argomentate, che ha coinvolto alcune scuole superiori dell’intera regione e di Reggio (i licei Moro, Chierici e Canossa) in un importante progetto inserito nel "Piano di Prevenzione Regionale", realizzato da Luoghi di Prevenzione con il coordinamento della Lilt. Argomento del dibattito, da avvalorare o confutare: "L’uso di alcol per i giovani non è un elemento che favorisce la socializzazione". L’iniziativa con il nome Debate, durata alcuni mesi, ieri a Villa Rossi, nel complesso dell’ex ospedale psichiatrico Spallanzani, si è conclusa con la gara finale, che ha visto scendere in campo il Canossa di Reggio, il liceo Monti di Cesena e l’Istituto Magnani Solari di Salsomaggiore. Ad aggiudicarsi il gradino più alto il Monti di Cesena, secondo posto per il liceo Canossa di Reggio e terzo per i ragazzi dell’alberghiero di Salsomaggiore. "L’uso del Debate – ha spiegato Maria Rita Gadaleta, insegnante di Italiano, Latino e Storia al Canossa, referente del progetto nel liceo reggiano – è stato uno strumento di formazione del pensiero critico rispetto a un argomento da loro molto sentito. La nostra scuola ha partecipato coinvolgendo un gruppo di studenti dalla seconda alla quarta. Abbiamo lavorato non soltanto approfondendo i contenuti, ma anche sulle regole che devono esistere in un corretto dibattito". Ermanno Rondini, oncologo e presidente della Lilt, ha aggiunto: "Debate è un approccio efficace rispetto a comportamenti che hanno un grande impatto sulla salute. È la scelta a determinare l’insorgere o meno di un comportamento. Pro e contro sono le due posizioni con le quali gli studenti sono stati chiamati a confrontarsi sull’alcol che da sempre divide".

Efficace dunque da parte di Luoghi di Prevenzione utilizzare il format del Debate, per coinvolgere i giovani rispetto a questioni che mettono in gioco la salute e il corretto equilibrio psicologico. Il primo punto a favore è indubbiamente quello legato al lavoro in gruppo. Poi la suddivisione dei compiti, il confronto e l’apprendimento tra pari, nonché la strutturazione di una strategia argomentativa. Un altro aspetto interessante è che i gruppi coinvolti nel dibattito sono stati giudicati da una giuria di loro pari. Nel caso dell’alcol, inoltre, questo metodo di prevenzione riesce a spingere lo studente a riflettere sui propri stili di vita: dal gruppo d’appartenenza al proprio comportamento. "Con questo progetto Luoghi di Prevenzione – ha concluso Ermanno Rondini – si mira a stimolare un coinvolgimento ampio tra gli istituti della Regione, con l’auspicio che nel tempo possano aggiungersi altre tematiche – come fumo, dipendenza dai social, rapporto col cibo ed il proprio corpo – così da favorire una riflessione critica a tutto campo da parte degli studenti in una fase della loro vita che sarà fondamentale nel determinare i loro comportamenti da adulti".

Stella Bonfrisco