LAURA GUERRA
Cronaca

Giro d’Italia, tappa 11 ricca di emozioni: il boato dell’Appennino per Carapaz e l’omaggio a Del Toro

L’arrivo a Castelnovo Monti, nel reggiano, e un paese che ha vissuto una giornata di festa con vetrine rosa, biciclette ovunque, palloncini e foto del grande ciclismo. Trionfa l’atleta dell’Equador, ma resta al comando della corsa il messicano

Il messicano Isaac Del Toro ha mantenuto la maglia rosa e ha incrementato il vantaggio sugli avversari

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Castelnovo Monti (Reggio Emilia), 21 maggio 2025 - È stata un'accoglienza tutta rosa quella che Castelnovo Monti (capoluogo dell’Appennino reggiano) ha dato al Giro d'Italia ricevendo in cambio una grande tappa 11 (scattata da Viareggioricca di emozioni. Ad alzare le braccia al cielo sul traguardo in ascesa è stato Richard Carapaz, il campione dell'Equador che dopo la vittoria del Giro 2017 non era più riuscito a brillare alla corsa rosa. Leader della generale rimane Del Toro, che guadagna altri 10" su tutti.

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Castelnovo Monti in festa

Vetrine rosa, biciclette ovunque, palloncini, foto del grande ciclismo ma anche in mostra nei negozi le maglie rosa autografate da Gilberto Simoni e Damiano Cunego e quelle iridate di Paolo Bettini e Mario Cipollini. È così che la cittadina dell’Appennino reggiano ha dato il benvenuto al Giro d'Italia. Una città in festa che con dal primo pomeriggio ha respirato a pieno l'aroma rosa andato a scoprire Giroland, il villaggio del Giro.

Ed eccoli in fila nei vari stand degli sponsor, per registrarsi e poi giocare portandosi a casa cappellini, magliette, borsine ma anche visitate il piccolo museo viaggiante della corsa rosa e ammirare il passato tra maglie rosa e premi. Sul palco invece, intrattenimento, musica e anche la banda cittadina. Poco più in là, anche la gioia di scattarsi una foto con il bellissimo Trofeo senza fine, il premio per il corridore che a Roma avrà vinto questa edizione.

Bellissima la scultura che Castelnuovo ha posizionato in via Monzani rappresentante il logo del Giro, un ricordo che dunque rimarrà lì, fissato nel tempo. E poco dopo la sorpresa, con Simoni che appare in mezzo al pubblico, dopo aver raggiunto Castelnovo con la famiglia per venire a trovare amici e li, tra selfie e foto di tifosi. Poi la festa è continuata con l'arrivo della carovana pubblicitaria tra musica e gadget, poi l'arrivo di GiroE con gli ex campioni Ferrara, Sasha Modolo, Chiappucci, Cunego, Bugno e anche Justin Mattera e Paolo Belli. 

Lo scatto di Carapaz sulla Pietra

Ma gli occhi del pubblico sono anche sui maxischermi per seguire la corsa. È con San Pellegrino in alpe che torna al Giro dopo 25 anni nella sua quarta apparizione, che la corsa si accende con l'avanzata in testa di 40 uomini e poi su fuga del bolognese Lorenzo Fortunato, vedere muovere anche i big. È la discesa a creare la cinquina di uomini di testa ripresi però all'ascesa alla Pietra di Bismantova. A squarciare la festa a traguardo è stato il boato della gente quando sono stati ripresi gli uomini di fuga e pochi chilometri dopo, a 7 km dalla fine con lo scatto di Carapaz con dietro la reazione immediata della maglia rosa Del Toro a controllare.

È tanta la voglia di riscatto di Carapaz che mena sempre più a tutta, mentre dietro, la rosa rincorre a 25" ormai a 2.5 km dalla fine. Pedala verso la gloria, verso il riscatto e il suo ritorno vincente al Giro. A traguardo i cuori battono sempre più forte e le voci si alzano incitare questa cavalcata. All'ultimo km Carapaz ha ancora 18 secondi di vantaggio verso il gruppetto maglia rosa.

Il boato del pubblico

È l'urlo del pubblico che si alza dall'ultimo km fino al traguardo ad accompagnare questa grande bellissima vittoria e dopo poco anche il gruppo della maglia rosa e tutte le altre manciate di corridori distanziati e applauditi da tutti. Una tappa di 186 km che prometteva a sorprese e ha mantenuto le aspettative. È Il boato del pubblico a sottolineare l'impresa e il cuore del ragazzo dell'Equador che scala anche tre gradini della classifica generale dove la è sesto.

Sul traguardo, alle sue spalle c'è la maglia rosa messicana di Del Toro poi Giulio Ciccone a 10" insieme a Pidcock, Bernal, Tiberi e Ayuso, il capitano staccato dunque nuovamente e ulteriormente dal giovane compagno in rosa.