Gli infortuni sul lavoro crescono, ma Reggio abbassa la media regionale Il presidente di Confapi: "Dobbiamo investire sulla cultura della prevenzione"

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Gli infortuni sul lavoro crescono anche a Reggio, ma in misura minore rispetto alle altre province della regione. Quasi 9.200 le denunce a Reggio nel 2021, con un incremento dell’8% circa rispetto al 2020. Si tratta del dato percentuale migliore in Emilia-Romagna, dove Bologna è davanti con quasi 17mila denunce (+10% rispetto al 2020), seguito da Modena con 14mila (+15%) e Parma con 8mila denunce ma un incremento percentuale quasi dell’11% rispetto all’anno precedente.

"L’Italia è ancora priva di una strategia nazionale relativa alla salute e sicurezza sul lavoro", ha commentato Alberto Cirelli (foto), presidente di Confapi Emilia. "È nostro dovere nei confronti degli imprenditori investire sulla promozione della cultura alla prevenzione".

Questi i dati principali emersi dallo studio presentato a Modena, nel corso del seminario organizzato da Confapi Emilia per parlare di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e promuovere la ‘cultura della prevenzione’. A livello nazionale, uno studio ha mostrato che il tasso di infortuni sul lavoro è passato da 28,31 casi ogni 1000 lavoratori del 2010, a 17,45 casi ogni 1000 lavoratori nel 2020. Gli infortuni mortali sono diminuiti passando da 4,6 casi ogni 100.000 lavoratori nel 2010 a 2,8 ogni 100.000 lavoratori nel 2020. Nel 2021 in Emilia-Romagna sono stati denunciati 74.066 infortuni sul lavoro, contro i 67.816 del 2020, dato su cui tuttavia incide il fattore Covid19: Inail infatti considera infortuni sul lavoro le infezioni Covid19 contratte al lavoro. In proposito la provincia con più casi è Bologna, seguita da Modena, Reggio e Parma.