Gli insulti choc a Zaynab Dosso "Straniera tornatene al tuo Paese"

L’atleta rubierese, medaglia di bronzo agli Europei con la Nazionale, apostrofata in un bar di Roma. La denuncia sui social: "La gente nel locale stava zitta o rideva. Mi ha fatto male, non mi sento tutelata"

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"Putt... straniera tornatene nel tuo Paese". È stata insultata così, Zaynab Dosso, la 23enne atleta cresciuta a Rubiera e centometrista medaglia di bronzo ai recenti Europei nella staffetta. Una denuncia che arriva dalla stessa azzurra sui suoi profili social. E che aggiunge una voce roboante su quanto ancora occorra lavorare tanto per debellare il razzismo, proprio nei giorni in cui a fare clamore a livello sia nazionale sia mondiale sono le parole di un’altra grande sportiva, Paola Egonu, campionessa simbolo della nostra pallavolo.

Gli insulti ricevuti dalla Dosso risalgono a qualche sera fa, a Roma, dove la giovane reggiana vive e si allena al centro sportivo delle Fiamme Azzurre. "Insieme ad altri atleti – ha scritto in un post su Instagram costellato di tre cuori infranti – abbiamo deciso di passare una serata in compagnia. Quindi siamo andati in un bar, poco dopo passa una signora a chiedere se avevamo qualche moneta da darle. Le diciamo che ci dispiace, ma che non avevamo nulla da darle. Lei sotto voce dice: ‘Putt... straniera‘. Le chiedo di ripetere se ha il coraggio e lei ad alta voce dice: ‘Putt... straniera tornatene nel tuo Paese. Non sono scioccata per gli insulti, ma perché tutti quelli intorno a noi erano in silenzio e alcuni addirittura ridevano. Non mi sento tutelata. Ora come ora ho paura a uscire fuori, ma non perché qualcuno possa farmi un atto discriminatorio, ma per l’indifferenza della gente. A chi mi dice di ignorarli, finché non provano cose di questo genere non possono dirmi come reagire...".

Un episodio che ha creato indignazione. A partire dal sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro: "Ho letto con dolore gli insulti di una sporca razzista alla Dosso. Che esseri inutili si permettano di insultare una ragazza in un bar è intollerabile, non degno di un Paese civile come vorremmo essere. Zaynab è un simbolo per l’Italia, per tante ragazze che corrono. Zaynab, ti mando un abbraccio forte da tutta Rubiera. Che è l’unico ‘tuo paese’ dove, se vuoi, devi tornare. Ti aspettiamo". Solidarietà anche dal consigliere regionale Federico Amico, presidente della commissione pari opportunità: "Chi gira la testa dall’altra parte non ha meno responsabilità dell’ignorante che ha detto quella frase a Zaynab alla quale va il mio abbraccio così come a Paola Egonu". Sul caso della pallavolista, la neo parlamentare reggiana Ilenia Malavasi ha esortato il fresco presidente della Camera Lorenzo Fontana "a esprimere unanime solidarietà".

Daniele Petrone