Gli orrori del Donbass tra satira e dramma

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"Donbass", del regista ucraino Sergei Loznitsa, è stasera e domani alle 21 in programma al cinema Rosebud.

Presentato a Cannes nel 2018, è il ritratto di un territorio in piena disgregazione, in preda a racket di ogni tipo, afflitto dalla corruzione e dalla legge del più forte, una regione dove gli abitanti cercano soltanto di sopravvivere in mezzo a uomini armati e checkpoint dove il pericolo è sempre presente.

Sergei Loznitsa delinea lo scenario con tratti tanto satirici quanto drammatici. Un quadro fittizio ispirato a eventi realmente accaduti nel 2014 e 2015 nell’Ucraina orientale, dove impazzava una guerra civile, ora sfociata nel conflitto bellico in corso. Uno scontro armato, quello narrato nel film, che è stato troppo a lungo e colpevolmente lasciato ai margini dell’attenzione della politica internazionale.

Matematico passato al cinema, Sergei Loznista è tra i registi più metodici e rigorosi. Da più di vent’anni sviluppa sistemi complessi di analisi e controllo dell’immagine sonora in movimento applicandone l’efficacia a una rilettura critica della Russia moderna all’interno di una specifica prospettiva storica.

Ucraino nato in Bielorussia, passato a Mosca per la formazione e l’inizio della carriera cinematografica, si stabilì in Germania all’inizio degli anni Duemila. Il film viene proposto in lingua originale, sottotitoli in italiano. Biglietti 7 euro (ridotto 5,50).

s.bon.