Gli strumenti del pm: plastici e profili dei Ris

La pm Giannusa ha spiegato come oltre ai fatti sarà tratteggiata la personalità psicologica dell’imputato

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Questa è una partita che si giocherà sull’analisi dei fatti, ma anche sul tratteggiare il contesto in cui l’omicidio di Paolo Eletti è avvenuto e nel definire la personalità dell’imputato, Marco Eletti. Accusa e difesa si sfideranno in questo match di strategia processuale, lavorando attorno a testimonianze ed accertamenti tecnici. Un percorso che potrebbe annoverare anche degli inediti. Come ha sottolineato lo stesso Pubblico Ministero, Piera Cristina Giannusa, nella definizione dei testi che intende esaminare in udienza e nelle prove che intende proporre: "Ci avvarremo certamente di moltissimi funzionari del Ris che hanno compiuto gli accertamenti tecnici sulla scena del crimine e per la prima volta in Italia, chiameremo anche gli ufficiali del Racis (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, ndr) per definire e valutare la personalità dell’imputato e definire in modo preciso il contesto in cui si è verificato l’omicidio e il tentato omicidio". Non solo, il Pm ha anche annunciato che verrà riproposta in forma tridimensionale la dinamica dell’omicidio avvenuto il 24 aprile del 2021. Oltre ai medici e paramedici e vigili del fuoco che intervennero per primi sulla scena del crimine, saranno sentiti anche i militari del Nucleo Operativo del Comando dei Carabinieri di Reggio che hanno condotto le indagini, oltre che all’ex fidanzata di Marco Eletti. Nell’elenco, anche lo stesso imputato e la madre, Sabrina, che compare anche nell’elenco dei testi della difesa. Infine, verranno sentiti gli amici e colleghi di Eletti, anche per comprendere pienamente come lo stesso Marco si sia procurato le benzodiazepine con cui avrebbe tentato di avvelenare la madre e come abbia approfondito la conoscenza del loro utilizzo e degli effetti. Oltre, infine, a specialisti per capire in modo specifico gli effetti ed i rischi derivanti dall’esposizione a queste sostanze venefiche. Già nella prossima udienza si inizierà con la sfilata dei testi, partendo dai medici e vigili del fuoco che intervennero subito dopo la telefonata (registrata e che verrà riascoltata in udienza) che Marco Eletti fece al 118 nel tardo pomeriggio di quel maledetto 24 aprile.

ni. bo.