Con il nome di ‘Liquid Crystal’ l’affermato collettivo di artisti tedeschi Moses & Taps ha creato una nuova serie di opere a Reggio quest’estate, nell’ambito di una residenza artistica nella nostra città. Allo SpazioC21 di Palazzo Brami hanno mostrato questi lavori per la prima volta, davanti a un pubblico folto, incuriosito e assai partecipe. Moses & Taps sono un duo di writer con i graffiti nel sangue. Usando lo pseudonimo Topsprayer hanno sviluppato l’ambizioso progetto di dipingere mille treni in mille giorni, azione che ha portato alla pubblicazione di "International Topsprayer", il libro sui graffiti di maggior successo commerciale fino a oggi. E proprio i graffiti sono al centro della contesa, a seconda di come vengano intesi, se come atto vandalico o come antidoto alla vandalizzazione e al degrado. Moses & Taps hanno offerto una visione finalmente diversa, innovativa, non sfuggendo nemmeno all’etichetta di artisti-vandali.
Nella mostra reggiana il duo simboleggia cosa sia il writing oggi, ponendo il dubbio: se la finestra rotta da cui si fa partire il movimento dei graffiti lasciasse il posto a uno schermo rotto? Le macchie colorate e non uniformi della loro precedente serie ‘Splash’ si trovano qui sovrapposte o giustapposte a pattern regolari, così da comporre dei dipinti che vogliono emulare il meccanismo di un Lcd rotto o malfunzionante. Attirati all’interno dello spazio da sgargianti macchie di colore fluo, andiamo a scoprire l’ultimo tassello della loro ricerca artistica. In uno schermo a cristalli liquidi, questi ultimi si muovono tra due strati trasparenti di elettrodi che, disciplinati da un reticolo, determinano l’immagine che apparirà sullo schermo. Quando lo schermo si rompe, i cristalli liquidi esondano dal reticolo e finiscono con il generare forme inattese e criptiche.